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Pubblicato il 03.09.2015 null LA BUSSOLA - Il mercato del lavoro veneto nel secondo trimestre 2015

Sul fronte del mercato del lavoro nel secondo trimestre 2015 si sono consolidate, a livello regionale, alcune importanti evidenze positive emerse, soprattutto nei dati amministrativi, già nel trimestre precedente.

Per il lavoro dipendente in senso stretto il saldo trimestrale tra assunzioni e cessazioni risulta non solo posi­tivo (+30.200), come normale per questo trimestre segnato dall'avvio della stagione turistica estiva, ma an­che nettamente migliorato - ed è questo quello che conta - rispetto al dato corrispondente per il secondo tri­mestre 2014 (+26.700). Si determina quindi un mi­glioramento del saldo annuo: se quello misurato a dicem­bre 2014 risultava pari a -12.200 e quello misurato alla fine del primo trimestre 2015 pari a -3.400, ora ri­sulta pari a 200 unità, un valore modestissimo ma importante che segnala quantomeno la fine della contra­zione occupazionale nell'ambito del lavoro dipendente. Tale risultato è determinato soprattutto dal recupero dei contratti a tempo indeterminato, che risultavano in contrazione dall'inizio del 2013 e che ora, su base an­nua, grazie ai risultati del primo semestre 2015, risultano aver praticamente azzerato il trend  negativo.

Il miglioramento del saldo - vale a dire dei livelli occupazionali - si è abbinato ad un ulteriore aumento dei movimenti nel mercato del lavoro: il volume complessivo di assunzioni nel trimestre ha superato quota 200.000 (non accadeva dal 2008) ed è risultato in significativa crescita rispetto al secondo trimestre 2014 (+7,9%), superiore a quella comunque registrata anche per le cessazioni (+7,0%). La dinamica positiva delle assunzioni è stata trainata dai contratti a tempo indeterminato, spinti indubbiamente dall'incentivo consi­stente previsto dalla Legge di stabilità 2015. In crescita sono risultati pure i contratti di somministrazione (per la prima volta hanno superato quota 40.000) mentre per i contratti a tempo determinato si registra una so­stanziale stabilità (ricordiamo, per apprezzare questo dato, che nel secondo trimestre 2014 vi era stato il forte incremento dovuto alle facilitazioni introdotte dal "decreto Poletti"). Per l'appren­distato si registra invece una flessione tendenziale, che fa seguito a quella già riscontrata nei trimestre precedenti.

 

 

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