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Pubblicato il 12.09.2018 null LA BUSSOLA - Il mercato del lavoro veneto nel secondo trim. 2018

Dopo che la crescita occupazionale straordinaria del 2015 ha avviato il recupero verso i livelli pre-crisi, gli anni seguenti l'hanno prima rapidamente completato innescando poi, dopo quasi un decennio, l'atteso superamento dei valori già raggiunti nel 2008. I dati disponibili sui flussi di rapporti di lavoro dipendente consentono infatti di calcolare che a giugno 2018 vi erano in Veneto circa 70.000 posizioni di lavoro in più rispetto a giugno 2008 (quando si era conclusa la crescita dell'occupazione antecedente la crisi finanziaria internazionale deflagrata a settembre del medesimo anno). La crescita cumulata dei rapporti di lavoro dipendente registrata tra il terzo trimestre 2014 e il secondo trimestre 2018 è pari a  quasi 140.000 unità.

Il secondo trimestre 2018 ha evidenziato un saldo positivo pari a +32.100 posizioni lavorative. Pur tenendo conto che la positività del saldo è un dato del tutto fisiologico per il secondo trimestre, perché segnato dall'avvio della stagione turistica (perfino nel 2009 il dato era risultato positivo: +10.700), va sottolineata la sua dimensione significativa, seppur inferiore a quella evidenziata nel secondo trimestre 2017 (+44.000). La crescita è stata trainata dalla componente maschile (+23.300), sia italiana che straniera.

Vi hanno contribuito in modo particolare le assunzioni, che hanno raggiunto il massimo storico (240.700, +2,6% sul corrispondente 2017). Rispetto al secondo trimestre 2017 il saldo è risultato più contenuto a causa della crescita assai accentuata delle cessazioni, come del resto

Merita segnalare il buon andamento delle assunzioni nel comparto industria (+6,1%), in particolare nel settore metalmeccanico (+9,2%). Tra i servizi si distingue il terziario avanzato, dove l'incremento delle assunzioni è risultato assai consistente (+27%).

Sotto il profilo contrattuale, considerando i dati annualizzati, si registra il ritorno alla positività, sia pure per un importo appena percettibile (+400 posizioni), del saldo del tempo indeterminato: ciò è stato possibile soprattutto per il buon andamento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato: +13.500 nel secondo trimestre 2018, +50.000 nell'insieme degli ultimi dodici mesi. A tale performance ha parzialmente contribuito l'esonero contributivo varato con la legge di stabilità 2018, per quanto limitato ai lavoratori  fino ai 35 anni inclusi. Secondo i dati Inps i contratti a tempo indeterminato agevolati (assunzioni e trasformazioni) sono stati nel Veneto circa 6.500 (3.500 trasformazioni e 3.000 assunzioni).

Al 30 giugno 2018 i disoccupati disponibili presso i centri per l'impiego risultavano essere circa 292.000, di cui la maggioranza donne (162.000). Predominano gli adulti (30-54 anni): 155.200. Gli stranieri sono 77.000. Una piccola frazione di disoccupati risulta ancora iscritta nelle liste di mobilità: si tratta di 2.800 lavoratori che sono stati interessati da licenziamenti collettivi anteriori al 1 gennaio 2017.

 

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