“Il Sestante”: pubblicato il nuovo trimestrale dell’Osservatorio di Veneto Lavoro
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Si intitola "Il Sestante" il nuovo trimestrale statistico a cura dell'Osservatorio di Veneto Lavoro, la cui pubblicazione coincide con l'aggiornamento dei dati statistici di fonte SILV resi disponibili in modalità navigabile tramite la piattaforma Creavista nella sezione dedicata del sito.
Rispetto alla tradizionale Bussola sul mercato del lavoro, ora pubblicata mensilmente e limitata al settore privato e alla tre principali tipologie contrattuali (tempo indeterminato, tempo determinato e apprendistato), "Il Sestante" consente di allargare il campo di osservazione al settore pubblico, al lavoro somministrato e ad altre tipologie contrattuali, consentendo un'analisi esauriente e dettagliata dell'andamento del mercato del lavoro veneto su base regionale, settoriale e territoriale.
I dati, relativi al terzo trimestre 2020, confermano le tendenze occupazionali anticipate nella Bussola. Il saldo tra assunzioni e cessazioni del periodo luglio-settembre risulta positivo e pari a 8.900 unità, in controtendenza rispetto all'analogo periodo del 2019 quando era stato negativo per poco più di 5.000 unità. Mai in passato si era registrato il segno più in questo periodo dell'anno. Esso è il frutto del rimbalzo occupazionale verificatosi nei mesi estivi e del prolungamento delle attività stagionali che hanno parzialmente compensato gli effetti della crisi registrati a partire dalla fine di febbraio con l'avvio della pandemia, anche se nel mese di ottobre, come rilevato nella Bussola, si è osservato un nuovo rallentamento.
Il saldo trimestrale positivo è imputabile prevalentemente al settore agricolo e a quello dell'istruzione, in virtù della loro stagionalità, ma anche commercio e turismo evidenziano un saldo meno negativo rispetto a quello del corrispondente trimestre del 2019. Sotto il profilo contrattuale, una quota rilevante di assunzioni continua a prevedere rapporti di lavoro part time (31,8%). Il lavoro somministrato vede ridursi la flessione tendenziale delle assunzioni al -27% (era -56% nel trimestre precedente), con un volume di assunzioni intorno alle 27.000 unità.
In diminuzione gli ingressi in disoccupazione, complessivamente 36.400 nel terzo trimestre dell'anno (-5% rispetto al 2019), anche per effetto dell'aumento degli scoraggiati, soprattutto giovani, che a causa delle attuali difficoltà del mercato del lavoro hanno rinunciato a cercare un'occupazione. Ad incidere sono anche i provvedimenti governativi di tutela dell'occupazione, in particolare il divieto di licenziamento per motivo oggettivo e la larga estensione della cassa integrazione, che hanno limitato il flusso di nuovi disoccupati prevalentemente a quanti avevano visto concludersi nel periodo un rapporto di lavoro a tempo determinato.
Sul fronte economico, le previsioni sono in lieve miglioramento e frutto del rimbalzo dell'attività economica registrata negli ultimi, almeno fino alla vigilia dei nuovi provvedimenti restrittivi adottati in numerosi Paesi europei, Italia compresa, per fronteggiare la diffusione del virus Covid-19. Le ultime indicazioni di Prometeia risalenti ad ottobre vedono per il Veneto una riduzione del Pil del -10% (rispetto al -10,6% di luglio), a fronte di un dato nazionale del -9,6%. Ad incidere in negativo sullo stato di salute dell'economia regionale sono il significativo peso del settore turistico e la maggiore apertura internazionale del manifatturiero veneto, due tra i fattori che la pandemia ha messo maggiormente in difficoltà.
>>> Scarica Il Sestante di novembre 2020
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