Nasce "La Clessidra": il nuovo report su economia e occupazione in Veneto
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Briciole di pane
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La Clessidra è il nuovo report congiunto di Veneto Lavoro e Unioncamere del Veneto, nato da una rete di competenze che attraverso la condivisione di informazioni, analisi e banche dati si propone di fornire una chiave di lettura integrata sull'andamento dell'economia e del mercato del lavoro regionale.
Per Veneto Lavoro la Clessidra rappresenta anche un modello di cooperazione tra istituzioni, aperto a quanti siano disposti a collaborare per la valorizzazione della ricchezza delle diverse fonti informative e la produzione di informazioni organiche e complementari sui fenomeni socio-economici del Veneto.
Il primo numero è dedicato all'analisi di quanto accaduto nell'ultimo anno, caratterizzato dall'insorgere della pandemia e, per questo, uno dei più difficili e dolorosi della nostra storia recente.
Dal report emerge come la pandemia abbia avuto significativi effetti negativi sull'occupazione regionale, che sembrano protrarsi anche in questo inizio di 2021. L'immagine del mercato del lavoro risulta tuttavia deformata dalla difficile comparazione con il passato di un'annata tanto anomala e dalle misure di salvaguardia introdotte per la tutela dei posti di lavoro, divieto di licenziamento e cassa integrazione su tutte, che stanno contribuendo a "ingessare" il mercato del lavoro.
Sul fronte economico, l'emergenza Covid-19 ha inferto un duro colpo all'industria veneta, con una forte diminuzione di tutti gli indicatori, nonostante il parziale recupero registrato nella parte finale dell'anno. In media annua calano infatti produzione manifatturiera (-8,6%), fatturato (-9,3%) e ordinativi interni (-8,6%) ed esteri (-9,0%). Le prospettive degli imprenditori del comparto manifatturiero per i primi tre mesi del 2021 evidenziano un atteggiamento attendista, con una precisa tripartizione fra previsioni di flessione, stazionarietà e aumento. Più ci si inoltra nel 2021 e più questo livello di incertezza potrebbe ridimensionarsi, come dimostra l'andamento dell'indice PMI Markit Italia che a febbraio si porta a quota 56,9 rispetto al 55,1 di gennaio.