I disoccupati secondo i dati dei Centri per l'Impiego del Veneto
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Cosa significa essere "disoccupati" alla ricerca attiva di un impiego? Chi sono e quante sono le persone che si rivolgono ai Centri per l'Impiego del Veneto? Di quali servizi hanno bisogno e quali vengono erogati? Questi i quesiti attorno ai quali ruota l'ultimo report dell'Osservatorio di Veneto Lavoro, che scatta una fotografia precisa della disoccupazione in Veneto partendo dai dati amministrativi dei disoccupati iscritti ai CPI della regione.
Il documento consente innanzitutto di quantificare in circa 140 mila persone il flusso di utenti che ogni anno si rivolgono ai Centri per l'Impiego della Regione per un supporto nella ricerca di un nuovo lavoro e nella gestione dello stato di disoccupazione, per il riconoscimento del quale è necessario rilasciare al CPI un'apposita dichiarazione di immediata disponibilità (DID).
Ma cosa accade dopo? I percorsi intrapresi dai disoccupati si suddividono in quattro tipologie principali: un periodo di disoccupazione di breve durata (inferiore all'anno) che interessa il 30% dei disoccupati; una disoccupazione superiore ai 12 mesi (10%); percorsi di precarietà nei quali si alternano periodi di disoccupazione e periodi di lavoro di breve durata (25-30%), che spesso si concludono con uno sbocco lavorativo di maggiore prospettiva; un periodo di disoccupazione di lunga durata (25%). Analizzando i dati del 2016, su un totale di 138 mila disoccupati, 48.500 hanno trovato lavoro entro un anno, 6.300 hanno dovuto aspettare più di 12 mesi, 43.700 hanno iniziato un periodo di precarietà più o meno lungo e 34.700 sono rimasti in stato di disoccupazione.
Riguardo alle attività erogate dai Centri per l'Impiego, circa il 40% dei disoccupati è interessato da almeno una misura di politica attiva tra orientamento specialistico, formazione, accompagnamento al lavoro, tirocinio, mentre un ulteriore 10% beneficia degli incentivi previsti per le assunzioni con contratto di apprendistato, a tempo indeterminato o altre specifiche tipologie contrattuali. Circa 10.000 quelli che trovano lavoro grazie a un'attività di intermediazione diretta da parte del Centro per l'Impiego (attivazione di tirocini, collocamento mirato, servizio formale e informale di incontro domanda-offerta ecc.).
La ricerca propone infine una tipizzazione della popolazione disoccupata veneta in base a quattro gruppi: i "Candidati al reddito di cittadinanza" (circa il 10% del totale di quanti presentano la DID), rappresentati da quanti hanno maggiore difficoltà ad uscire dalla condizione di disoccupazione, i "Da non disturbare" (13%), tipicamente precari della scuola o altri lavoratori stagionali che a dispetto delle dichiarazioni formali non sono immediatamente interessati a ricollocarsi in quanto hanno già una ipotesi di lavoro, i "Licenziati resilienti" (37%), persone che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamento e che trovano difficoltà a rioccuparsi, e gli "Innanzitutto precari" (40%), lavoratori spesso giovani ed istruiti la cui carriera lavorativa è caratterizzata dall'alternarsi di impieghi temporanei.
> Tartufo n. 47 - I disoccupati secondo i dati dei Centri per l'Impiego