Decreto Cura Italia
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Briciole di pane
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Il Consiglio dei Ministri ha stanziato 25 miliardi di euro per fronteggiare le ricadute economiche e occupazionali dell'emergenza coronavirus, approvando con il decreto Cura Italia una serie di misure straordinarie a favore di famiglie e imprese che prevedono il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, il sostegno all'occupazione e al reddito dei lavoratori, il supporto al credito e la sospensione degli obblighi di versamento per tributi, contributi e altri adempimenti fiscali.
Ecco, in sintesi, le principali misure:
- La cassa integrazione in deroga viene estesa a tutto il territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, comprese le aziende con meno di 5 dipendenti e quelle che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria, che sospendono o riducono l'attività a causa dell'emergenza Covid-19 possono ricorrere alla Cigd per una durata massima di 9 settimane.
- Indenizzo di 600 euro netti per i lavoratori autonomi e le partite IVA. Sarà riconosciuto una tantum ai professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori dello spettacolo, lavoratori agricoli. Un apposito Fondo da 300 milioni di euro sarà utilizzato per fornire un contributo anche ai lavoratori iscritti a enti previdenziali privati, compresi i professionisti iscritti agli ordini, che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro a causa del coronavirus.
- Il periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria è equiparato alla malattia.
- Congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi, al 50% del trattamento retributivo, per genitori lavoratori con figli fino a 12 anni o gravemente disabili; in alternativa, voucher baby sitting fino a un massimo di 600 euro (1.000 euro per il personale sanitario e le Forze dell'ordine). Per genitori con figli di età compresa tra 12 e 16 anni c'è il diritto ad astenersi dal lavoro senza alcuna indennità ma con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
- Per i lavoratori che usufruiscono della legge 104 il permesso retribuito è incrementato di ulteriori 12 giorni complessivi per i mesi di marzo e aprile.
- Bonus di 100 euro per i lavoratori che nel mese di marzo hanno svolto la propria attività in sede e non in smart working. Il premio è riconosciuto, in proporzione ai giorni lavorati, ai lavoratori con reddito annuo fino a 40.000 euro.
- Sospese per due mesi le misure di condizionalità previste dal Reddito di cittadinanza, quali l'immediata disponibilità al lavoro e all'impegno in attività di servizio alla comunità, e quelle previste per i percettori di Naspi e Dis-coll.
- Sospensione per marzo e aprile dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, senza limiti di fatturato. I settori interessati sono: turistico-alberghiero, termale, trasporto passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema e teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse.
- Incentivi e contributi alle imprese per interventi di sanificazione e di tutela della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
- Potenziamento ed estensione del lavoro agile.
Tra gli altri provvedimenti approvati il potenziamento del fondo di garanzia per le PMI, la sospensione dell'attività di controllo e riscossione da parte dell'Agenzia delle Entrate e delle cartelle esattoriali, misure in favore delle imprese del trasporto aereo, del settore agricolo e della pesca, il potenziamento del Sistema sanitario nazionale tramite nuove assunzioni e richiami in servizio, più risorse per gli straordinari del personale sanitario e aumento dei posti letto.
Per conoscere nel dettaglio tutte le misure approvate è possibile consultare il sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, www.governo.it, e il testo integrale del Decreto Cura Italia pubblicato in Gazzetta Ufficiale.