Collocamento mirato e opportunità per le imprese nel trevigiano
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Si chiude a Treviso il ciclo di incontri “Abili al Lavoro: collocamento mirato e opportunità per le imprese”, organizzati da Regione del Veneto e Veneto Lavoro, in collaborazione con Unioncamere del Veneto, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e informazione sulle opportunità di inclusione lavorativa delle persone con disabilità disponibili a livello nazionale e in particolare in Veneto.
L’incontro, che si è svolto questa mattina presso Palazzo della Luce, ha rappresentato l’occasione per fare il punto sui dati dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nella provincia di Treviso, scoprire le misure del Programma regionale di interventi in tema di collocamento mirato riservate ai datori di lavoro e i servizi offerti dai Centri per l’impiego del Veneto a persone e imprese, conoscere il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) delle Aziende ULSS del Veneto e illustrare alcuni tra gli strumenti più efficaci per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Dopo i saluti istituzionali di Alessandro Agostinetti, Direttore della Direzione Lavoro della Regione del Veneto, e Mario Pozza, Presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno Dolomiti, Laura Mulas, ricercatrice dell’Osservatorio regionale Mercato del Lavoro, ed Eleonora Sposato, dell’Unità Organizzativa “Coordinamento e gestione rete pubblica dei servizi per il lavoro” di Veneto Lavoro, hanno illustrato i principali dati sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nel territorio trevigiano e i livelli di partecipazione alle politiche attive del lavoro.
Al 31 dicembre 2023 (ultimo dato disponibile), le persone con disabilità occupate in provincia sono 5.900, il 18% del totale in Veneto, e risultano impiegate presso 3.800 aziende. Si tratta prevalentemente di adulti di età compresa tra i 30 e i 54 anni occupati con contratto a tempo indeterminato e assunti su chiamata nominativa da parte delle imprese. Il 37% ha un contratto di lavoro part time e solo il 7% del totale è rappresentato da giovani under 30. La maggior parte dei lavoratori sono impiegati nel settore industriale, soprattutto nel metalmeccanico e in alcuni comparti del made in italy quali industria del legno-mobilio, industria alimentare e calzature. Le lavoratrici sono più diffuse nel settore dei servizi alla persona e nel commercio.
Nell’ultimo anno, i Centri per l’impiego del territorio hanno rilasciato 1.139 nulla osta all’assunzione di persone con disabilità, mentre altre 1.500 assunzioni sono già programmate in virtù di apposite Convenzioni di Programma. Particolarmente elevati anche i dati relativi alle Convenzioni art. 14, che consentono alle imprese di adempiere parzialmente agli obblighi di assunzione tramite il conferimento di commesse di lavoro a cooperative sociali di tipo B o imprese sociali del territorio. Al 31 dicembre 2024 risultavano infatti attive 91 convenzioni, un terzo di quelle attivate in tutto il Veneto, con 89 aziende, 23 cooperative sociali e 200 persone con disabilità coinvolte. Numeri che fanno di Treviso la prima provincia in Veneto per utilizzo dello strumento.
I disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego del territorio sono 4.300, l’80% dei quali con capacità lavorative attuali. Solo un migliaio, però, sono quelli attualmente impegnati in una ricerca attiva di lavoro. A quattro anni di distanza dall’ingresso in disoccupazione, poco più della metà dei disoccupati risulta occupato, cui si aggiunge un 20% di persone che ha avuto rapporti di lavoro nel periodo considerato, mentre il 28%, soprattutto persone con una percentuale di invalidità elevata o con una disabilità psichica o intellettiva, risulta non aver avuto alcun rapporto di lavoro. Un migliaio di utenti sono stati impegnati in percorsi di formazione, accompagnamento al lavoro o esperienze di tirocinio grazie alle misure di politica attiva del Voucher rafforzato e del Job Coaching.
Il Programma regionale di interventi in tema di collocamento mirato, finanziato con le risorse del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità e presentato dal Direttore regionale Alessandro Agostinetti, mette inoltre a disposizione numerose agevolazioni in favore dei datori di lavoro. Tra queste, contributi per l’adattamento dei posti di lavoro, che arrivano a coprire fino al 95% delle spese sostenute per un massimo di 20.000 euro, e incentivi all’assunzione di entità variabile sulla base della percentuale di invalidità e della tipologia di contratto.
Nel corso della mattinata, Raffaella Bordin, Dirigente di Veneto Lavoro per gli Ambiti di Treviso e Belluno, ha inoltre approfondito il tema degli accomodamenti ragionevoli, intesi come le modifiche organizzative e gli adattamenti necessari a consentire alla persona con disabilità di svolgere la propria attività lavorativa in condizioni di parità con gli altri lavoratori, mentre Camilla Franzin, specialista di Veneto Lavoro in materia di collocamento mirato, ha illustrato caratteristiche e modalità di applicazione delle Convenzioni articolo 14.
Paola Schiavetto, Coordinatrice del Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) dell’ULSS 2 Marca Trevigiana, ha infine presentato i servizi socio-sanitari finalizzati a favorire l’ingresso delle persone con disabilità e categorie svantaggiate nel mondo del lavoro, tra cui i tirocini di inclusione sociale, formativi e di mediazione al collocamento.
In chiusura di mattinata la tavola rotonda con le parti sociali che ha permesso di focalizzare il dibattito sulle misure e le azioni che si sono rivelate maggiormente efficaci nel favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, nonché le azioni su cui è invece necessario investire maggiormente. Vi hanno partecipato Sara Marcuzzo (Confindustria Veneto Est), Fabrizio Maritan (CGIL Veneto), Luca Sartorato (Confcooperative Veneto) e Roberto Sartore (Confprofessioni Veneto).
Per maggiori informazioni sulla campagna “ABILI AL LAVORO. Insieme cresciamo” è possibile consultare la pagina dedicata del portale di ClicLavoro Veneto, www.cliclavoroveneto.it/abili-al-lavoro.