Come le regioni affrontano la crisi - Come le regioni affrontano la crisi
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In Veneto la crisi occupazionale è la conseguenza di una grave crisi dell'apparato industriale manifatturiero, che si aggiunge alla persistente crisi del settore delle costruzioni. Il lungo ciclo di caduta dell'occupazione, iniziato a partire dal secondo semestre 2008, ha determinato la perdita di circa 90 mila posti di lavoro e circa 400 milioni di ore di cassa integrazione. Inevitabilmente, perciò, la strategia anticrisi ha fatto leva prevalentemente sugli ammortizzatori sociali, che sono stati estesi sia per ambito di applicazione sia per durata dei trattamenti. E' stato e resta oggettivamente difficile, in un contesto di caduta verticale della domanda e di crisi di fiducia delle imprese, ottenere risultati numericamente significativi dalle politiche di reimpiego.
Sotto questo profilo in Regione abbiamo puntato innanzitutto ad attivare il percorso di ricollocazione dei lavoratori in mobilità, che la legge 223/1991 incentiva adeguatamente. Al riguardo una direttiva della Regione stabilisce che entro un mese dall'iscrizione in lista, i centri per l'impiego convochino i lavoratori per definire il piano d?azione individuale, offrendo i servizi di attivazione ed inserendo il cv nel sistema informatico IDO, al quale hanno accesso, sulla base di una convenzione con Veneto Lavoro, anche gli operatori privati accreditati ai servizi per il lavoro.
Le liste di mobilità possono essere consultate anche dalle imprese, che possono attivare il contatto attraverso il web. Attraverso questo canale molti lavoratori trovano occupazione (circa il 50/60 % dei lavoratori che entrano in mobilità si ricollocano in tempi brevi), altri vengono selezionati per attività formative, offerte in particolare dai fondi interprofessionali.