Il mercato del lavoro veneto nel primo trimestre 2013 - Il mercato del lavoro veneto nel primo trimestre 2013
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nel 2012 il pil veneto è diminuito del 2,3%; le previsioni disponibili per il 2013 indicano un'ulteriore calo (-1,2%) che porta a 9 punti il costo della crisi (confronto 2013-2007);
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la dinamica tendenziale della produzione manifatturiera è risultata negativa per il sesto trimestre consecutivo; il numero di imprese industriali (manifatturiere e delle costruzioni attive) continua a diminuire;
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per il lavoro dipendente i dati SILV (Sistema Informativo Lavoro del Veneto) segnalano che le posizioni di lavoro a fine marzo 2013 sono diminuite rispetto alla corrispondente data dell'anno precedente per circa 20.000 unità (in particolare sono diminuite le posizioni di lavoro a termine e di apprendistato);
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la riduzione delle posizioni di lavoro dipendente è conseguenza della caduta delle assunzioni (-3,7% rispetto al primo trimestre 2012) che coinvolge la generalità dei comparti e dei soggetti, con poche eccezioni (ind. alimentare, persone over 55, professioni qualificate dei servizi);
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la quota di assunzioni a part time è superiore al 30%; se consideriamo solo i contratti a tempo indeterminato è pari al 45%;
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da luglio 2012 i contratti di lavoro intermittente sono diminuiti (-25.000);
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anche le collaborazioni a progetto e i rapporti di associazione in partecipazione continuano a evidenziare, dopo il varo della l. 92/2012, una tendenziale flessione;
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gli interventi di sostegno al reddito continuano ad essere assai rilevanti: poco meno di 70.000 sono i percettori di indennità di disoccupazione ordinaria o Aspi; circa 15.000 i percettori di indennità di mobilità;
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i dati Istat relativi all'insieme del mercato del lavoro evidenziano per il primo trimestre 2013 un tasso di occupazione sceso, per la prima volta, sotto il 64% e un tasso di disoccupazione in rapida crescita, il cui valore tendenziale ha superato il 7%.