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Su base annua (1 luglio 2013 - 30 giugno 2014) il saldo tra assunzioni e cessazioni consente di evidenziare una contrazione delle posizioni di lavoro dipendente nell'insieme delle 10 regioni e province autonome osservate pari a 117.000 unità (-1,0% sull' occupazione dipendente). Rispetto ai dati del trimestre precedente si registra un'ulteriore decelerazione del trend di riduzione dei posti di lavoro: infatti a fine marzo 2014, sempre su base annua, la contrazione risultava pari a 124.000 posizioni lavorative.
Il miglioramento del saldo è attribuibile alla dinamica tendenziale delle assunzioni (+5% rispetto al secondo trimestre 2013) maggiore di quella delle cessazioni (+4%). Si tratta dunque di un segnale di riattivazione della domanda di lavoro, sulla stessa linea di quanto già evidenziato con riferimento al primo trimestre 2014. Solo in Lombardia si è registrata una sostanziale stabilità.
Sotto il profilo settoriale la crescita delle assunzioni si è concentrata nel manifatturiero (+11%) con punte significative superiori al 15% in molte regioni; rispetto alle forme contrattuali l'intensificazione delle assunzioni è avvenuta con l'aumento del ricorso ai contratti a tempo determinato (+5%), di somministrazione (+13%) e soprattutto di apprendistato (+14%); prosegue invece, seppur decelerando, la riduzione delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato (-5%).
Continua il calo del ricorso al lavoro a chiamata (assunzioni: -8%), come pure quello per l'insieme del parasubordinato (-6%).