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Osservatorio MDL

Briciole di pane

Glossario

 

Glossario e strumenti 

In questa sezione è possibile accedere ad un glossario dei termini maggiormente utilizzati nelle pubblicazioni dell'Osservatorio come pure ad altri strumenti utili per interpretare correttamente le informazioni fornite.

 

Glossario

Apprendistato

Contratto di inserimento lavorativo che prevede tre forme: 1. apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione, che consente di conseguire una qualifica professionale e favorire l'entrata nel mondo del lavoro dei più giovani (prevalentemente la fascia d'età tra i 15 e i 18 anni); 2. apprendistato professionalizzante, che consente di ottenere una qualifica attraverso una formazione sul lavoro e un apprendimento tecnico-professionale (giovani tra i 18 e i 29 anni e diciassettenni in possesso di una qualifica professionale); 3. apprendistato per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione, che consente di conseguire un titolo di studio di livello secondario, universitario o di alta formazione e per la specializzazione tecnica superiore (giovani tra i 18 e i 29 anni e diciassettenni in possesso di una qualifica professionale).

Breadwinner

termine diffuso nella letteratura specializzata per designare chi contribuisce prevalentemente al sostentamento familiare.

Cassa integrazione guadagni – Cig

Strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese costrette a contrarre o sospendere la propria attività a causa di situazioni di crisi o difficoltà tipizzate dalla legge. Consiste nell’erogazione gestita dall’Inps di un’indennità sostitutiva della retribuzione in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione di orario. Si distinguono tre forme di Cig:

  • ordinaria (Cigo): si applica al settore industriale in caso di sospensione o contrazione dell’attività produttiva per situazioni aziendali dovute a eventi temporanei e non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori o a situazioni temporanee di mercato;
  • straordinaria (Cigs): si applica alle imprese in difficoltà in caso di ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione aziendale, crisi aziendale e nei casi di procedure concorsuali;
  • in deroga (Cigd): è un sostegno economico per operai, impiegati e quadri sospesi dal lavoro che non hanno (o non hanno più) accesso alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria (Cigo e Cigs). Sostiene economicamente anche apprendisti, lavoratori interinali e a domicilio di aziende in Cigo e Cigs.
Cessazione di rapporto di lavoro

Conclusione di una fattispecie contrattuale, a carattere permanente o temporaneo, sottoposta a comunicazione obbligatoria da parte del datore di lavoro. In particolare, si intende per “cessazione a termine” la conclusione di un rapporto di lavoro temporaneo per il quale, essendo la fine prevista dal contratto (la c.d. “data presunta”), non è dovuta la comunicazione obbligatoria di avvenuta conclusione da parte del datore di lavoro.

Cittadino straniero

Persona, nata in Italia o all’estero, di cittadinanza straniera o apolide.

Classe dimensionale delle imprese private (Inps)

Numero medio annuo delle posizioni lavorative dipendenti calcolato come rapporto tra la somma dei lavoratori dichiarati per ogni singola posizione assicurativa (identificativo Inps) afferenti alla medesima impresa (codice fiscale) nei vari mesi dell’anno e il numero delle denunce mensili Uniemens presentate nello stesso anno.

Classificazione delle attività economiche – Ateco 2007

A partire dal 1° gennaio 2008 l’Istat ha adottato la nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007. La migrazione delle statistiche economiche alla nuova classificazione è avvenuta secondo un calendario specifico per le singole indagini statistiche ed unico per i paesi dell’Ue. L’Ateco 2007 è la versione nazionale della classificazione Nace Rev. 2 definita in ambito europeo che, a sua volta, deriva da quella definita a livello Onu (Isic Rev. 4). La classificazione Ateco 2007 presenta le varie attività economiche raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (21), divisioni (88), gruppi (272), classi (615), categorie (996) e sottocategorie (1.224). Diversamente dalle precedenti versioni della classificazione, non sono più presenti le sottosezioni precedentemente individuate dalle due lettere.

Classificazione delle attività economiche utilizzata da Veneto lavoro

Nell'ambito della propria attività di monitoraggio l'Osservatorio di Veneto lavoro ha messo a punto una classificazione delle attività economiche, articolata su due livelli, con l'obiettivo di render meglio conto delle specializzazioni manifatturiere regionali e di aiutare una lettura dell'articolazione dei servizi, tenendo conto della ti- 2 pologie dei soggetti utilizzatori (famiglie vs imprese), della funzione economica assolta (produzione vs distribuzione) e delle modalità di erogazione rispetto al mercato. Quest'ultima si ispira a dalla classificazione adottata dall'Ocse (Employment Outlook, 2000, cap. 3) e riproposta da Banca Italia. Con alcune eccezioni, si tratta di una riarticolazione dell'ateco a 2 digit, secondo i criteri indicati nel prospetto.

Collaboratore a progetto – Co.co.pro.

Persona che svolge un lavoro di collaborazione non subordinato, regolamentato dal decreto legislativo 276/2003, per il quale sono tassativamente necessarie la forma scritta e la realizzazione di un progetto specifico. Il decreto legislativo 81/2015 ha abrogato questa forma contrattuale. I contratti resteranno validi solo se stipulati prima del 25 giugno 2015.

Collaboratore coordinato e continuativo – Co.co.co.

Persona che svolge un lavoro di collaborazione non subordinato caratterizzato da continuità (permanenza nel tempo del vincolo che lega il committente con il collaboratore) e coordinamento (connessione funzionale derivante da un protratto inserimento nell’organizzazione aziendale). Questi contratti sono stati riformati dal decreto legislativo 81/2015 che li ha resi possibili solo in 4 casi:

  • laddove accordi collettivi nazionali prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive e organizzative del relativo settore;
  • nell’esercizio di professioni intellettuali per le quali è necessaria l’iscrizione in appositi albi professionali;
  • nell’esercizio della loro funzione di componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e di partecipanti a collegi e commissioni;
  • rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni.
Collaboratore occasionale

Persona che svolge un lavoro di collaborazione occasionale, compresi i contratti di lavoro intermittente o a chiamata, attivati quando è necessario utilizzare un lavoratore per prestazioni a carattere discontinuo (lavoratori dello spettacolo, addetti ai centralini, guardiani, receptionist, camerieri, eccetera).

Condizione occupazionale

Condizione "autodichiarata" dell'individuo rispetto al mercato del lavoro (occupato, persona in cerca di occupazione, inattivo). Nelle tre rilevazioni sulla transizione istruzione-lavoro dei diplomati, dei laureati e dei dottori di ricerca, sono definite persone che lavorano coloro che svolgono un lavoro da cui hanno ricavato o ricaveranno un guadagno, anche solo un rimborso spese. Sono incluse le posizioni di coadiuvante in azienda familiare, con o senza retribuzione, le situazioni lavorative non regolarizzate da contratto e le situazioni di assenza dal lavoro per malattia, aspettativa, ferie o cassa integrazione guadagni (esclusa la Cig a zero ore). Sono incluse anche le attività formative retribuite (stage, tirocinio, praticantato).

Contratto di prestazione occasionale

Una delle due nuove forme di lavoro occasionale (l’altra è il Libretto Famiglia) introdotte a giugno del 2017, in sede di conversione del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50. Il contratto di prestazione occasionale è utilizzabile da datori di lavoro persone fisiche non nell’esercizio di attività imprenditoriale o professionale. A parte alcuni regimi particolari, l’utilizzo di questo contratto ha un limite economico netto annuo di 5.000 euro per l’utilizzatore per la totalità dei prestatori, così come per il prestatore per la totalità degli utilizzatori (sulla singola coppia datore-prestatore il limite è di 2.500 euro). Il ricorso a questi contratti non è ammesso ai datori di lavoro che hanno alle dipendenze più di 5 lavoratori a tempo indeterminato. Per ulteriori dettagli si rimanda alla normativa citata, alla circolare n. 107 del 5 luglio 2017 dell’Inps e s.m.i.

Contratto di solidarietà

Accordo stipulato tra l'azienda e le rappresentanze sindacali avente ad oggetto la diminuzione dell’orario di lavoro, al fine di mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale (contratti di solidarietà difensivi, articolo 1 della legge 863/1984) o favorire nuove assunzioni attraverso una contestuale e programmata riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione (contratti di solidarietà espansivi, articolo 2 della legge 863/1984 e articolo 41 del decreto legislativo 148/2015). Con la legge 58/2019, il Titolo III del d.lgs. 148/2015 riguardante i contratti di solidarietà espansiva è stato sostituito dal "contratto di espansione", introdotto in via sperimentale per gli anni 2019 e 2020 e riservato alle imprese con oltre 1.000 dipendenti che nell'ambito dei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione investono nell’innovazione tecnologica e pertanto, hanno la necessità di riorganizzare le risorse umane

Dati amministrativi

informazioni statistiche tratte da banche dati costruite dalle Amministrazioni pubbliche per finalità gestionali.

Dati destagionalizzati

Dati depurati, mediante apposite tecniche statistiche, dalle fluttuazioni attribuibili alla componente stagionale (dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi, ecc.) e, se significativi, dagli effetti di calendario. Questa trasformazione dei dati è la più idonea a cogliere l’evoluzione congiunturale di un indicatore.

Disoccupati

Le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana a cui le informazioni sono riferite e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive; oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana a cui le informazioni sono riferite e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.

Disoccupati disponibili (o disoccupati amministrativi)

Persone inserite nell'elenco dei disoccupati dei Cpi. Per essere inseriti in tale elenco occorre rilasciare una dichiarazione di disponibilità che attesti il possesso dei seguenti requisiti: essere alla ricerca di lavoro; essere senza occupazione o con impieghi (dipendenti, occasionali, parasubordinati) che fruttano un reddito annuo inferiore a 7.500 euro.

Esonero biennale

Agevolazione contributiva introdotta dalla Legge 208/2015 che prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nella misura del 40% dell’ammontare dei contributi stessi, per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del 2016 la cui durata è pari a ventiquattro mesi a partire dalla data di assunzione (circolare Inps 57/2016).

Esonero giovani

Agevolazione contributiva strutturale introdotta dalla Legge 205/2017 che prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato a tutele crescentieffettuatedal1° gennaio2018 la cui durata è pari a trentasei mesi a partire dalla data di assunzione (circolare Inps 40/2018).

Esonero triennale

Agevolazione contributiva introdotta dalla Legge 190/2014 che prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del 2015 la cui durata è pari a trentasei mesi a partire dalla data di assunzione (circolareInps17/2015).

Flusso

Rappresenta il conteggio di un fenomeno nel corso di un periodo di tempo (es. assunzioni in un mese, cessazioni in un anno, ecc.).

Forze di lavoro

Persone di 15 anni e più, occupate e disoccupate.

Inattivi

persone che non fanno parte delle forze di lavoro, cioè quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione (disoccupate). Rientrano nella categoria:

  • coloro che non hanno cercato lavoro nelle ultime quattro settimane e non sono disponibili a lavorare entro due settimane dall'intervista;
  • coloro che pur non avendo cercato un lavoro nelle ultime quattro settimane si sono dichiarati disponibili a iniziare un lavoro entro due settimane dall’intervista;
  • coloro che hanno cercato un lavoro nelle ultime quattro settimane, ma che non sono disponibili a iniziare un lavoro entro due settimane dall’intervista.
Lavoratore autonomo

Persona che con contratti d’opera “si obbliga a compiere, attraverso corrispettivo, un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente” (articolo 2222 del codice civile). Le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione dell’opera o del servizio sono controllate liberamente dallo stesso lavoratore. Nella rilevazione sulle forze di lavoro i collaboratori coordinati e continuativi, a progetto e i prestatori d’opera occasionale sono classificati come autonomi.

Lavoratore dipendente

Persona legata all’unità giuridico-economica da un contratto di lavoro diretto, sulla base del quale percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali: i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai; gli apprendisti; i lavoratori a tempo parziale; i soci (anche di cooperative) per i quali sono versati contributi previdenziali come lavoratori dipendenti; i lavoratori a domicilio iscritti nel libro unico del lavoro; i lavoratori stagionali; i lavoratori con contratto di inserimento; i lavoratori con contratto a termine. Nel numero dei lavoratori dipendenti è compreso anche il personale temporaneamente assente per cause varie quali: ferie, permessi, maternità, cassa integrazione guadagni.

Lavoratori equivalenti

in riferimento alle ore concesse di cig sono calcolati ipotizzando un orario di lavoro medio annuo di 1.650 ore.

Lavoro in somministrazione (ex interinale)

Persona assunta da un’agenzia di somministrazione di lavoro regolarmente autorizzata (impresa fornitrice) e posta a disposizione dell’unità giuridico-economica che ne utilizza la prestazione lavorativa (impresa o istituzione utilizzatrice), per il soddisfacimento di esigenze di carattere temporaneo (somministrazione) o a tempo indeterminato (staff leasing). Vedi anche Contratto di lavoro somministrato.

Lavoro a tempo parziale (part time)

Rapporto di lavoro, con o senza contratto, che prevede un numero di ore lavorative inferiore a quello normalmente in vigore per gli altri occupati della stessa categoria. Può essere di tipo: orizzontale: quando la prestazione lavorativa è svolta in tutte le giornate, ma con orario ridotto; verticale: quando la prestazione lavorativa è concentrata solo in alcuni giorni della settimana, o in alcune settimane, o in alcuni mesi dell’anno; misto: quando la prestazione lavorativa comprende sia il sistema orizzontale che quello verticale. Per i lavoratori dipendenti il part time è stabilito sulla base di un accordo formale tra il datore di lavoro e il lavoratore. Anche un lavoratore autonomo può lavorare a tempo parziale come nel caso di un negoziante che svolge la propria attività nel suo negozio solo la mattina o il pomeriggio.

Lavoro a chiamata o intermittente (Inps) 

Tipologia contrattuale mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente secondo le esigenze individuate dai contratti collettivi, anche con riferimento alla possibilità di svolgere le prestazioni in periodi predeterminati nell'arco della settimana, del mese o dell'anno. In mancanza di contratto collettivo, i casi di utilizzo del lavoro intermittente sono individuati con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Il contratto di lavoro intermittente è ammesso per ciascun lavoratore con lo stesso datore di lavoro per un periodo non superiore alle 400 giornate nell’arco di tre anni solari, ad eccezione dei settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.

Libretto Famiglia

Una delle due nuove forme di lavoro occasionale (l’altra è il Contratto di Prestazione Occasionale) introdotte a giugno del 2017, in sede di conversione del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50. Possono fare ricorso a queste prestazioni di lavoro occasionale soltanto le persone fisiche, non nell’esercizio dell’attività professionale o d’impresa. L’utilizzatore può remunerare le prestazioni di lavoro occasionale rese in suo favore per: lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione; assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità; insegnamento privato supplementare. A parte alcuni regimi particolari, l’utilizzo di questo contratto ha un limite economico netto annuo di 5.000 euro per l’utilizzatore per la totalità dei prestatori, così come per il prestatore per la totalità degli utilizzatori (sulla singola coppia datore-prestatore il limite è di 2.500 euro). Per ulteriori dettagli si rimanda alla normativa citata, alla circolare n. 107 del 5 luglio 2017 dell’Inps e s.m.i.

Licenziamento di natura disciplinare (cessazione per)

All’interno di questa categoria sono ricomprese le varie tipologie di licenziamento per giusta causa e giustificato motivo soggettivo.

Licenziamento di natura economica (cessazione per)

Comprende le cessazioni avvenute per giustificato motivo oggettivo, licenziamento collettivo, cambio appalto, esodo incentivato, interruzione nel settore edile di rapporti di lavoro a tempo indeterminato per completamento delle attività e chiusura di cantiere.

Mismatch

Termine utilizzato per indicare un fenomeno tipico del mercato del lavoro, che consiste in un disallineamento tra le competenze fornite dal percorso di studio del lavoratore e le competenze richieste nella professione svolta.

Not in education, employment or training – Neet

Giovani appartenenti ad una classe di età definita (solitamente fra 15 e 29 anni oppure fra 15 e 34) che non lavorano e non frequentano alcun corso d'istruzione o formazione.

Occupati

Persone di 15 anni e oltre che nella settimana di riferimento presentano una delle seguenti caratteristiche: hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie, cassa integrazione o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione. I lavoratori indipendenti assenti dal lavoro, a eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, continuano a mantenere l’attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi. Le precedenti condizioni prescindono dalla sottoscrizione di un contratto di lavoro e gli occupati stimati attraverso la rilevazione sulle forze di lavoro comprendono pertanto anche forme di lavoro irregolare.

Ore effettivamente lavorate

Ore di lavoro effettuate dagli occupati alle dipendenze con esclusione delle ore di Cassa integrazione guadagni e delle ore non lavorate relative ad assenze per ferie, festività, permessi personali, scioperi e in genere delle ore non lavorate anche se per esse è stata corrisposta una retribuzione. Tra le ore effettivamente lavorate si distinguono le ore ordinarie da quelle straordinarie, quelle cioè al di fuori dell’ordinario orario di lavoro. Nell’ambito degli schemi di contabilità nazionale (Sistema europeo dei conti, Sec 2010) la definizione comprende anche le ore effettivamente lavorate dagli occupati indipendenti.

Persone in cerca di occupazione

v. disoccupati

Posti vacanti – Vacancy

Posti di lavoro retribuiti che siano nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di diventarlo, e per i quali il datore di lavoro cerchi attivamente un candidato adatto al di fuori dell’impresa interessata e sia disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo. I posti vacanti per lavoratori dipendenti misurano, quindi, le ricerche di personale che ad una certa data sono già iniziate e non ancora concluse (perché un candidato idoneo non è già stato assunto e perché l’impresa non ha deciso di interrompere la ricerca).

Povertà assoluta

L’incidenza della povertà assoluta è calcolata sulla base di una soglia corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire un paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile. Sono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia (che si differenzia per dimensione e composizione per età della famiglia, per ripartizione geografica e per ampiezza demografica del comune di residenza).

Povertà relativa

La stima dell’incidenza della povertà relativa (percentuale di famiglie e persone povere) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. La soglia di povertà per una famiglia di due componenti è posta pari alla spesa media mensile per persona nel Paese. Per famiglie di ampiezza maggiore il valore della linea si ottiene applicando un’opportuna scala di equivalenza che tiene conto delle economie di scala realizzabili all’aumentare del numero di componenti.

Risoluzione consensuale (cessazione per)

Comprende le cessazioni avvenute per risoluzione consensuale incluse quelle in sede di conciliazione.

Somministrazione di manodopera (ex lavoro interinale)

Permette ad un soggetto (utilizzatore) di rivolgersi ad un altro soggetto appositamente autorizzato (somministratore), per utilizzare il lavoro di personale non assunto direttamente, ma dipendente del somministratore. Nella somministrazione occorre distinguere due contratti diversi: a) un contratto di somministrazione, stipulato tra l'utilizzatore e il somministratore, di natura commerciale; b) un contratto di lavoro stipulato tra il somministratore e il lavoratore. Entrambi i contratti possono essere stipulati: a) a tempo determinato; b) a tempo indeterminato (staff leasing). L'assunzione (da parte di un'agenzia fornitrice) finalizzata alla somministrazione di lavoro ad un'impresa utilizzatrice prende il nome specifico di missione.

Sospensione stato di disoccupazione

E' prevista per i disoccupati disponibili registrati presso i Cpi che non perdono il proprio status per eventuali periodi di occupazione con contratti di lavoro subordinato, di durata non superiore a 180 giorni e concomitante mancato superamento della soglia di reddito minimo personale escluso da imposizione. Nel caso di sospensione l'anzianità di disoccupazione è "congelata" e riprenderà a decorrere dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Sottoccupati

Occupati che lavorano part time ma che vorrebbero lavorare un numero maggiore di ore e dichiarano di essere disponibili a lavorare più ore entro le due settimane successive a quella cui le informazioni sono riferite. Le incidenze percentuali vengono calcolate sul totale degli occupati.

Stagionale (assunzione/cessazione)

tipologia contrattuale propria delle attività produttive che, per loro natura, vengono svolte solo in alcuni periodi dell'anno e rispetto alle quali i datori di lavoro necessitano di costituire rapporti a tempo determinato ma periodici.

Stock

La dimensione (o consistenza) di un fenomeno rilevata in un certo istante di tempo, pertanto suscettibile di variazioni continue nel corso del tempo (come ad esempio la popolazione residente o il numero di occupati); al contrario, una variabile di flusso rappresenta il conteggio di un fenomeno nel corso di un periodo di tempo (il numero di nati, morti, immigrati o emigrati, oppure, il numero di persone che hanno trovato o perso il lavoro in un certo periodo di tempo). La variazione dello stock tra due istanti di tempo può essere pertanto descritta in modo coerente e compiuto come il risultato di un complesso di flussi che si sono manifestati con una certa intensità nel periodo intercorrente.

Stock-flusso 

in riferimento all'occupazione, indica la popolazione dinamica composta dall'insieme dei lavoratori interessati da periodi di occupazione nel corso di un periodo definito.

Tasso di attività

Rapporto percentuale tra le persone appartenenti alle forze di lavoro (occupati e disoccupati) in una determinata classe di età (in genere 15-64 anni) e la popolazione totale di quella stessa classe d’età.

Tasso di disoccupazione

Rapporto percentuale tra i disoccupati in una determinata classe d’età (in genere 15 anni e più) e l’insieme di occupati e disoccupati (forze di lavoro) della stessa classe d’età.

Tasso di disoccupazione di lunga durata

Rapporto tra le persone in cerca di occupazione da almeno 12 mesi e le forze di lavoro.

Tasso di inattività

Rapporto percentuale tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro (inattivi) in una determinata classe di età (in genere 15-64 anni) e la corrispondente popolazione residente totale della stessa classe d’età.

Tasso di occupazione

Rapporto percentuale tra gli occupati di una determinata classe d’età (in genere 15-64 anni) e la popolazione residente totale della stessa classe d’età.

Tempo indeterminato (assunzione/cessazione)

Tipologia contrattuale che non prevede un termine finale di durata del rapporto di lavoro.

Trasformazione

Si ha nei casi di modifiche dei rapporti di lavoro che riguardano la tipologia contrattuale (da contratti a termine a contratti a tempo indeterminato) o il regime orario (da part time a full time e viceversa).

Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (contabilità nazionale) – Ula

Nell'ambito degli schemi di contabilità nazionale, le unità di lavoro rappresentano le posizioni lavorative ricondotte ad unità equivalenti a tempo pieno e forniscono una misura del volume di lavoro che partecipa al processo di produzione del reddito realizzato sul territorio economico di un paese. Tale calcolo è necessario in quanto le ore lavorate in ciascuna posizione lavorativa possono variare rispetto ad uno standard a tempo pieno, a seconda che si tratti di attività principale o secondaria svolta dalla persona, dell’orario di lavoro (a tempo pieno o part time), della posizione contributiva o fiscale (regolare, non regolare). Sono calcolate come quoziente tra il totale delle ore effettivamente lavorate e un numero standard di ore lavorate in media da una persona a tempo pieno.

Unità locale

Luogo fisico nel quale un’unità giuridico-economica (impresa, istituzione pubblica e istituzione non profit) esercita una o più attività. L’unità locale corrisponde a un’unità giuridico-economica o a una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico-economica. L’unità locale può essere una scuola, un ospedale, uno stabilimento, un laboratorio, un negozio, un ufficio, un’agenzia, un magazzino, ecc. in cui si realizza la produzione di beni o si svolge o si organizza la prestazione di servizi. Per le istituzioni non profit si precisa che l’unità locale opera con lo stesso codice fiscale dell’istituzione non profit e non ha, quindi, autonomia decisionale e/o di bilancio.

Variazione congiunturale

Variazione assoluta o percentuale rispetto al periodo immediatamente precedente.

Variazione tendenziale

Variazione assoluta o percentuale rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Welfare

Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata dalle forze del mercato stesso. L'intento è quello di migliorare le condizioni di vita dei cittadini.

 

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