CONFERENZA STAMPA Nasce We@fare
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Padova, 24 ottobre 2013 - Un sistema di servizi integrati - che vanno dalla consulenza aziendale alla formazione e al coaching -, accanto a un plafond di un milione di euro per microcrediti a sostegno di circa 40 selezionati progetti autoimprenditoriali e di microimpresa, già avviati o in avvio.
L'iniziativa costituisce la prima fase operativa di "we@fare", un articolato progetto frutto della nuova partnership stretta tra Etimos Foundation, Veneto Lavoro e Fòrema-Confindustria Padova, in base alla quale da oggi i tre soggetti mettono in rete le loro diverse e specifiche competenze ed esperienze. L'obiettivo è fornire supporto e stimolo all'autoimprenditoria e alla nuova imprenditoria, e dunque – in un contesto regionale che vede 90mila posti di lavoro disponibili in meno dall'inizio della crisi – alla creazione di occupazione.
Nello specifico, uno sportello di ascolto e di consulenza tecnica e una gamma di servizi tra loro complementari, che saranno via via implementati e si rivolgeranno a un target più ampio di destinatari. Il progetto evolverà infatti - presumibilmente dalla prossima primavera - in una piattaforma web 2.0: qui sarà possibile reperire informazioni aggiornate e usufruire di servizi di consulenza. Fondamentale sarà per gli utenti l'opportunità di confrontarsi e interagire, condividendo esperienze ma anche cercando e costruendo collaborazioni: una vera e propria nuova community professionale. Da subito la possibilità di accedere al portale (www.wefare.it) per avere informazioni sull'iniziativa.
"we@fare" è il risultato di oltre un anno di confronto e di riflessione condivisa tra i partner sul tema dello sviluppo territoriale e, in particolare, sulla fragilità occupazionale nel Veneto, nonché di un'attenta analisi dei bisogni rilevati anche attraverso un questionario diffuso tramite i canali dei tre promotori.
Si è infatti voluto indagare, in via preliminare, quali siano i bisogni e le aspettative di chi voglia avviare una propria attività di lavoro autonomo o creare un'impresa, e di chi già ne gestisca una; e ancora, quali servizi siano percepiti come fondamentali e quale intenzione sussista a utilizzarli. Di coloro che hanno risposto spontaneamente al questionario (circa 300 persone), l'87% ha dichiarato il proprio interesse a diventare imprenditore o a continuare ad esserlo: tra i primi pure un numero significativo di persone disoccupate e di lavoratori atipici. Da parte di tutti, quattro le categorie di servizi considerate indispensabili: servizi di semplificazione e supporto negli ambiti burocratico, fiscale e legale; servizi specializzati per lo sviluppo e la gestione dell'impresa; informazioni aggiornate sulla normativa e sulle opportunità per il lavoro autonomo e l'impresa; infine, la formazione.
Un focus specifico del questionario è stato dedicato al tema dell'accesso al credito (bancario o connesso a finanziamenti pubblici): solo il 20% degli intervistati dice di averne fatto richiesta e di questi la metà di non averlo ottenuto, principalmente per mancanza di garanzie (quasi il 90%). Infine, quasi l'80% ha espresso l'interesse – per il presente o per il futuro - a richiedere un prestito agevolato sotto forma di microcredito per finanziare la propria attività di lavoratore autonomo o di microimprenditore.