Crisi aziendali: 295 nuove aperture nel 2016, quasi la metà rispetto al 2015 - Crisi aziendali: 295 nuove aperture nel 2016, quasi la metà rispetto al 2015
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Sono 295 le procedure di crisi avviate in Veneto nel primo semestre 2016 da parte di 212 aziende, quasi la metà rispetto allo stesso periodo del 2015. Dimezzato anche il numero dei lavoratori coinvolti: circa 6.800 a fronte degli oltre 12.000 dell'anno precedente.
È quanto emerge dall'ultimo report sull'impatto occupazionale delle crisi aziendali in regione.
I dati del secondo trimestre 2016 confermano quindi i segnali confortanti osservati a inizio anno, dopo i picchi mostrati tra il 2013 e la fine del 2014. In calo, inoltre, il numero dei lavoratori interessati da licenziamenti collettivi: se nel periodo gennaio-giugno 2015 erano stati 3.780, quest'anno risultano 2.854 (-24%). A fine giugno, i lavoratori in mobilità risultano complessivamente 21.108, 6.000 in meno rispetto a un anno fa.
Riguardo agli ammortizzatori sociali, si segnala un lieve incremento delle ore autorizzate di Cassa integrazione ordinaria, 11,1 milioni contro i 9,3 milioni del 2015 (+19%), anche se sui dati pesano ancora gli aggiustamenti amministrativi dovuti alle novità previste dal decreto legislativo 148/2015, mentre risultano in diminuzione sia le ore autorizzate di Cassa integrazione straordinaria (+23%) che il numero di aziende che hanno richiesto la Cassa integrazione in deroga (2.028 contro le 3.871 della prima metà del 2015).
Per la gestione dei casi più complessi e aiutare le imprese nei momenti di maggiori difficoltà la Regione del Veneto ha attivato a partire dal 2012 il servizio dell'Unità di Crisi, gestito da Veneto Lavoro, il cui compito è quello di offrire alle aziende servizi quali la valutazione preliminare del caso aziendale, la cura delle relazioni con Istituzioni locali, regionali e, nei casi più gravi, nazionali, l'istituzione del tavolo tecnico regionale, l'individuazione e la definizione degli interventi necessari a gestire la crisi, sia a livello industriale che di valorizzazione del capitale umano. Nel primo semestre 2016, L'Unità di Crisi ha gestito 35 crisi aziendali complesse, che hanno coinvolto 7.400 lavoratori. Il settore maggiormente coinvolto è quello del metalmeccanico (11 casi) e in molti casi le imprese stanno attraversando una fase di riorganizzazione aziendale, con la presenza di lavoratori in esubero e quindi da ricollocare nel mercato del lavoro.
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