Crisi aziendali: pubblicato il report del terzo trimestre 2017
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Tra gennaio e settembre 2017 si sono registrate in Veneto 204 comunicazioni di avvio di procedure di crisi aziendale, con una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2016 del 48%. In calo anche le aziende e il numero di lavoratori potenzialmente coinvolti, rispettivamente 178 (contro le 330 dell'anno precedente) e 5.608 (a fronte di 8.887).
I dati del Report sulle Crisi aziendali, a cura dell'Osservatorio del mercato del lavoro di Veneto Lavoro, confermano così un trend in corso dalla fine del 2014.
Scendono, di conseguenza, gli accordi tra le parti sociali per la gestione delle crisi, crollati dai 366 dello scorso anno ai 131 dei primi nove mesi del 2017. Sul fronte dei licenziamenti, il calo è stato più contenuto (-12%). La maggior parte dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato licenziati a seguito di procedure individuali nel periodo gennaio-settembre 2017 ha perso il lavoro per motivi economici, causale che copre il 72% del totale dei licenziamenti del periodo. Quelli collettivi rappresentano appena l'11% del totale, ma, in linea con i dati sulle procedure di crisi, sono quelli che hanno registrato il calo più evidente rispetto all'anno precedente (-42%). In controtendenza i licenziamenti disciplinari, cresciuti del 15%.
In materia di ammortizzatori sociali, i dati Inps segnalano un deciso calo delle ore autorizzate di Cassa integrazione ordinaria (Cigo), pari a 7,9 milioni (-43%), concentrato soprattutto nel settore industriale (-44%). Stessa tendenza per la Cassa integrazione straordinaria (Cigs), circa 12,7 milioni di ore autorizzate contro i 23,8 milioni del 2016 (-47%). Sempre maggiore l'incidenza dei contratti di solidarietà, che con il Jobs Act sono diventati causa specifica di Cigs e che oggi rappresentano quasi il 70% delle attivazioni di Cassa integrazione straordinaria. Per quanto riguarda la Cassa integrazione in deroga (Cigd), le ore utilizzate sono state 1,7 milioni contro i 2 milioni del 2016 (-15%).