Dal tirocinio al lavoro. Triennio 2013-2015
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Negli ultimi anni, il quadro normativo nazionale e regionale in materia di tirocini extracurricolari è stato significativamente modificato al fine di rendere tale istituto sempre più adeguato alla sua funzione di strumento di accompagnamento al lavoro. La Misura 69 pubblicata dall'Osservatorio & Ricerca di Veneto Lavoro ne analizza le principali caratteristiche e presenta i dati del triennio 2013-2015: numero di attivazioni, lavoratori coinvolti e aziende che ne hanno fatto ricorso.
Nel periodo recente si è osservata una crescita costante delle attivazioni, passate dalle 16 mila del 2008 alle 38 mila del 2015. La categoria di tirocini in più forte espansione è costituita da quelli volti all'inserimento o al reinserimento lavorativo di inoccupati, disoccupati e categorie deboli presenti sul mercato del lavoro regionale, che rappresentano il 69% del totale dei tirocini registrati in Veneto nel 2015. I Servizi pubblici per l'impiego promuovono circa la metà dei tirocini attivati. Cresce, inoltre, il peso dei tirocini direttamente connessi agli interventi di politica attiva per il lavoro della Regione del Veneto, grazie soprattutto al Programma Garanzia Giovani Veneto, cui si riferiscono 6.400 tirocini, il 90% di quelli registrati attraverso misure regionali. In grande maggioranza i tirocini sono a full time e della durata di 6 mesi, si riferiscono alle professioni qualificate dei servizi (22%) e alla qualifica di impiegato (21%), e sono concentrati nelle province di Padova (22%), Treviso (21%) e Vicenza (19%).
I soggetti coinvolti nei circa 100 mila tirocini attivati tra il 2013 e il 2015 sono 81.490, alcuni dei quali hanno sperimentato più di un tirocinio nel medesimo anno o in anni diversi. I tirocinanti sono per lo più giovani tra i 20 e i 25 anni, in prevalenza italiani (90%) e con livelli di istruzione medio-elevati (in oltre 2 casi su 3 diplomati o laureati). Per poco meno del 40% dei casi il tirocinio ha rappresentato l'esordio nel mondo del lavoro regionale. Disoccupati e inoccupati rappresentano il 58% di tutti i tirocinanti dell'anno 2015, rispetto alla quota del 38% registrato nel 2013.
Così come è cresciuto il ricorso ai tirocini e si è ampliata la platea di soggetti interessati, altrettanto significativo è stato l'incremento del numero di aziende ospitanti: 19 mila nel 2015, con una crescita del 31% rispetto al 2013 e una media di tirocini per azienda salita da 1,85 a 1,92. Il terziario è il settore con il maggior impiego di tirocinanti, oltre 24 mila con 12.500 imprese coinvolte. In primo piano ci sono le attività commerciali e turistiche, che insieme rivestono un peso del 22% del totale. Un terzo delle imprese e dei tirocini svolti viene invece registrato in ambito industriale, in particolare nel metalmeccanico e nel made in Italy.
La prima parte del report "Dal tirocinio al lavoro. Il triennio 2013-2015" è di carattere prevalentemente descrittivo. Seguirà un secondo report volto a verificare i percorsi di inserimento dei tirocinanti nel mercato del lavoro, analizzandone le carriere lavorative, e il suo utilizzo da parte delle imprese coinvolte.
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