Il mercato del lavoro veneto nel terzo trimestre 2017
Menù di navigazione
Briciole di pane
Aggregatore Risorse
Indietro Il mercato del lavoro veneto nel terzo trimestre 2017
A trainare la crescita dell'ultimo anno sono soprattutto i contratti a termine (+29.800), l'apprendistato (+6.900) e, in misura più ridotta, il lavoro somministrato tramite agenzia (+2.100), mentre i contratti a tempo indeterminato si mantengono sui livelli raggiunti a seguito dell'eccezionale crescita registrata nel 2015 e mostrano un saldo annuo positivo per 300 posizioni di lavoro. L'aumento interessa tutti i settori produttivi e risulta evidente soprattutto nei servizi (+28.400), ma anche nell'industria (+10.300). Tra i pochi settori in negativo si confermano i servizi finanziari e il tessile-abbigliamento.
Segnali positivi arrivano anche sotto il profilo economico, con un miglioramento delle prospettive di crescita sia su base nazionale che regionale. Il dato veneto (Pil +1,4%, ma destinato ad essere rivisto al rialzo) è trainato dalla ripresa degli investimenti fissi lordi (stimati al +3,3%), oltre che dalla performance positiva dell'export (+2,7%) e della spesa delle famiglie (+2,8%).
Dal punto di vista occupazionale, il terzo trimestre del 2017 è caratterizzato da una forte crescita delle assunzioni (229.000 a fronte delle 191.000 del terzo trimestre 2016), anche per quanto riguarda i giovani under 30 (+25%, per un totale di 86.600 assunzioni). Il corrispondente e più consistente aumento delle cessazioni (+26%, per un totale di 244.600) determina però un saldo trimestrale negativo per circa 15.500 posizioni lavorative. La stagionalità incide soprattutto sul turismo (-24.200) e in aree a forte vocazione turistico-commerciale quali Venezia (-19.600) e Belluno (-2.200), mentre nei territori con saldo positivo (Padova, Treviso, Verona) il risultato è comunque inferiore a quello registrato nel 2016. Il dato più eclatante si conferma quello relativo ai contratti di lavoro intermittente, quasi triplicati rispetto al 2016: 15.200 attivazioni a fronte delle 5.700 dello scorso anno, con un saldo trimestrale positivo per circa 700 posizioni di lavoro. È la risposta di molte aziende, attive soprattutto nel commercio e nel turismo, alla soppressione dei voucher datata marzo 2017.
Al 30 settembre 2017, i disoccupati iscriti ai Centri per l'Impiego della regione risultano 276.000 (a inizio anno erano quasi 300.000). Si tratta prevalentemente di donne (55%) e si registra una consistente percentuale di stranieri (26%). La maggior parte dei disoccupati sono adulti (55%), rispetto a un 25% di giovani under 30 e a un 20% di over 55. La distribuzione territoriale risulta sostanzialmente equilibrata, con le cinque province più grandi (Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza) che raccolgono ciascuna tra il 17 e il 20% del totale.
Scarica la Bussola di Novembre >>
Scarica la sintesi grafica della Bussola di Novembre >>