La comunità cinese in Veneto
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La componente cinese spicca nel variegato panorama migratorio che caratterizza il Veneto perchè la Cina è uno dei Paesi che in questi ultimi 15 anni ha conosciuto dei ritmi di crescita del prodotto interno lordo tra i più elevati al mondo e ha visto intensificarsi i flussi migratori sia interni che verso l'esterno. In particolare la maggior concentrazione di imprese cinesi nella nostra Regione, è rilevabile nel settore del tessile-abbigliamento, nel 2014 erano 1.146, su un totale di 4.070 imprese attive.
E' interessante rilevare che mentre negli anni della crisi le imprese venete di questo settore sono complessivamente diminuite del 4% , quelle a titolarità cinese sono cresciute del 20%; a fronte della perdita di oltre 11mila posizioni di lavoro, l'occupazione cinese è invece cresciuta di ben quasi 2mila unità (+38%).
Che l'imprenditoria cinese sia molto più dinamica della media è confermato anche dalle imprese "marginali/stagionali" che, pur non contribuendo al saldo occupazionale finale, generano negli anni 2009-2014 numerose posizioni lavorative transitorie: delle 15mila assunzioni effettuate nel periodo da questo gruppo di imprese, l'83% sono attribuibili a quelle cinesi. Le stagionali sono unità senza dipendenti sia all'inizio che alla fine del periodo analizzato e rappresentano realtà aziendali marginalmente attive nel mercato del lavoro dipendente, come ad esempio le aziende artigiane. Le imprese invece che hanno dipendenti a fine 2014 nel settore tessile-abbigliamento ammontano a 7.394 di cui 2.899 a titolarità cinese.
In Veneto la presenza cinese sia imprenditoriale che dipendente si concentra in prevalenza nelle confezioni più che nel tessile: al primo è infatti attribuibile il 96% delle assunzioni del periodo. Le due categorie nelle quali si condensa la maggior parte della domanda di lavoro sono la "confezione in serie di abbigliamento esterno" e le "confezioni varie e accessori per l'abbigliamento". I saldi occupazionali relativi sono quasi sempre positivi, spesso in controtendenza rispetto a quelli dei lavoratori di altra nazionalità.
Va precisato infine che si è osservato solo ciò che "emerge", in un ambito nel quale è nota la presenza di attività sommerse, ciò pertanto può portare ad una sottostima del fenomeno. Sottostima che viene indotta anche dalle modalità di misurazione che sono di natura puntuale (imprese attive ad una certa data) e male si prestano a cogliere realtà rapsodiche. Con il peso ormai raggiunto nel settore e con il trend evolutivo mostrato pure in questa fase congiunturalmente molto difficile, non appare poi così eccentrico parlare di confezioni che grazie al luogo e ai nuovi attori coinvolti nella produzione sono "made in CinItaly".
Ulteriori approfondimenti in www.venetoimmigrazione.it