La disoccupazione: fonti e dati a confronto
Menù di navigazione
Briciole di pane
Aggregatore Risorse
Indietro La disoccupazione: fonti e dati a confronto
Si è svolto questa mattina, lunedì 12 giugno 2017, a Venezia, il convegno organizzato da Veneto Lavoro e Inps per fare chiarezza sulle principali fonti informative in tema disoccupazione, valorizzandone le differenze e, di conseguenza, la ricchezza di dati disponibili.
L'obiettivo era quello di mettere a confronto le diverse fonti statistiche disponibili (Istat, Inps e Veneto Lavoro) al fine di comprenderne strumenti e metodi di analisi e di contribuire a indirizzare in modo efficace gli interventi in materia di politiche attive e misure di sostegno al reddito sul territorio.
A introdurre i lavori, il Direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone, che ha sottolineato l'importanza di definire un quadro preciso e attendibile delle persone in cerca di lavoro e, in particolare, la consistenza della platea di potenziali utenti delle politiche regionali erogate attraverso la rete dei servizi pubblici per l'impiego.
L'occasione è servita anche per diffondere i primi dati successivi alla Dgr n. 185 del 21 febbraio 2017, che ha previsto un aggiornamento delle liste dei lavoratori disoccupati disponibili iscritti agli elenchi dei Centri per l'Impiego del territorio. Al 6 maggio 2017 sarebbero 278 mila, il 66% dei quali interessati da politiche di attivazione (colloquio, patto di servizio, candidatura cv) o di inserimento (tirocini, lavori socialmente utili, formazione). Quasi la metà ha un'età compresa tra i 30 e i 49 anni, mentre i giovani under 30 incidono per il 27% e uno su tre risulta iscritto a Garanzia Giovani Veneto. La maggior parte dei disoccupati risiede nelle province di Venezia, Padova e Treviso. Riguardo ai flussi di entrata in una condizione di disoccupazione, la media annua tra il 2013 e il 2016 è stata di 147 mila ingressi (139 mila nel 2016), con lavoratori prevalentemente provenienti dai settori dei servizi alla persona e del turismo e che avevano un contratto a tempo determinato o indeterminato. I tempi di ricollocazione si stanno accorciando: entro 12 mesi dalla presentazione della Did il 60% trova un lavoro e le caratteristiche che determinano una maggiore probabilità di rioccupazione sembrano l'essere maschio, laureato, di età inferiore ai 40 anni e con ultimo settore di impiego il commercio o i servizi alla persona.
I dati Inps hanno fornito il quadro dei beneficiari di un'indennità di disoccupazione, anche alla luce dei recenti interventi normativi previsti dal Jobs Act al fine di rafforzare le tutele per il lavoratore, estendendo con la Naspi le coperture dei sussidi di disoccupazione. Nel 2016 sono stati 1,6 milioni i beneficiari di Naspi, circa 92 mila in più di quanti avrebbero potuto beneficiare dei precedenti trattamenti di Aspi e mini Aspi, mentre la spesa per le indennità di disoccupazione (non agricola) è stata di oltre 12 miliardi di euro, di cui solo la metà coperti dalla fiscalità generale.
I dati Istat, infine, che si differenziano dalle precedenti fonti statistiche per il tipo di rilevazione (campionaria e non amministrativa) hanno consentito di fornire un quadro della disoccupazione a livello nazionale. I disoccupati sono circa 3 milioni e l'andamento degli ultimi due anni ha evidenziato una progressiva diminuzione delle persone in cerca di lavoro. Si tratta principalmente di maschi, under 35, residenti nel Mezzogiorno e con un basso titolo di studio (licenza media o diploma in quasi il 90% dei casi). Oltre il 70% dei disoccupati ha contattato almeno una volta un Centro per l'Impiego pubblico, che nella maggior parte dei casi non risulta però l'unica modalità di ricerca di lavoro.
Documentazione
I disoccupati secondo la rilevazione delle forze lavoro - ISTAT, Pintaldi
I disoccupati beneficiari di indennità di disoccupazione - INPS, Santoro
I disponibili secondo i dati dei CPI come fonte di informazione per l'analisi della disoccupazione - VENETO LAVORO, Anastasia