Rapporto immigrazione 2016
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Segno positivo per assunzioni e cessazioni di stranieri, contrazione dei movimenti degli italiani soprattutto in entrata. Sull'anno mobile, 19mila le posizioni lavorative per gli autoctoni e 10,4mila per gli stranieri.
Se si osservano i saldi in funzione dell'anno mobile (dal 1 ottobre 2015 al 30 settembre 2016) i risultati si mantengono positivi: +19mila posizioni lavorative per gli italiani e +10,4mila per gli stranieri.
Gli stranieri hanno visto crescere ulteriormente la mobilità sul mercato del lavoro con un pari incremento delle assunzioni e delle cessazioni (+2%), mentre per gli autoctoni si è assistito ad una frenata dei movimenti che ha penalizzato maggiormente le entrate (-9%) rispetto alle uscite (-7%).
In relazione al 2015, si rileva che la crescita occupazionale tra gli stranieri ha una netta caratterizzazione di genere a favore degli uomini , 6.821 contro 3.241 donne, rispetto a quanto accaduto tra gli italiani dove invece le dinamiche sono molto più simili e l'incremento più equamente distribuito, rispettivamente 16.438 per gli uomini e 14.313 per le donne.
Tra le 191mila assunzioni, di cui 55.797 solo a Verona, che hanno riguardato lavoratori stranieri, il 19% è stato effettuato in agricoltura (contro il 4% delle 566mila che hanno interessato lavoratori italiani); il 32% nell'industria (a fronte del 27% degli autoctoni), con al suo interno un peso rilevante del made in Italy (14% contro 10%) rispetto al metalmeccanico (l'9-10% per entrambe le componenti). E' nei servizi che gli stranieri registrano una minor quota di assunzioni rispetto agli italiani (49% contro 69%), in particolar modo nei servizi alla persona (istruzione, sanità, ecc.).
Osservando il periodo che va da inizio 2008 al 2016 (primi 9 mesi), rispetto ai Paesi di provenienza, i Romeni, la cui presenza sul mercato del lavoro regionale è caratterizzata da una significativa stagionalità dovuta più alle forme di contrattualizzazione che non ad una specificità settoriale delle loro occupazioni, hanno subito un maggior contraccolpo dovuto alla crisi. I soli Cinesi crescono di quasi 7mila posizioni lavorative, oltre 3mila gli Indiani.
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