LA BUSSOLA - Il mercato del lavoro veneto nel mese di ottobre 2021

Questo numero della Bussola espone la situazione occupazionale del lavoro dipendente in Veneto con focus sul mese di ottobre del 2021. I dati commentati, come tutti quelli di origine amministrativa, sono soggetti a costante aggiornamento e revisione anche per il passato, e perciò non sono ancora pienamente assestati ma risultano già in grado di fornire molto tempestivamente informa­zioni utili e affidabili per individuare i trend in corso. 

Il mese di ottobre conferma la positiva tendenza assunta dal mercato del lavoro regionale con un volume di assunzioni superiore a quello fatto registrare nell’analogo mese del 2019 (51.000 rispetto alle 47.000) e con un saldo negativo, come usuale in questo mese, ma di misura più contenuta (-20.000 rispetto alle -23.000 posizioni lavorative) e interamente attribuibile alla chiusura dei rapporti a tempo determinato.

Il saldo tra assunzioni e cessazioni nei primi dieci mesi dell’anno è stato pari a quasi +52.600 unità, quando nell’analogo periodo del 2019 era stato di +51.200. Il numero delle assunzioni è però ancora inferiore del -11% rispetto al 2019, soprattutto per effetto dei primi mesi dell’anno quando ancora erano in vigore alcune restrizioni.

Per quanto riguarda i licenziamenti effettuati dalle imprese "sbloccate" a luglio, anche il mese di ottobre conferma la tendenza di fondo che registra volumi inferiori a quelli degli anni “normali”: i lavoratori interessati sono stati 292, il -45% rispetto all’analogo mese del 2019, con un numero di imprese coinvolte pari a 185 (erano state 305). Complessivamente dopo lo sblocco di giugno hanno perso il lavoro causa licenziamento 1.439 lavoratori, dipendenti da 819 aziende. Invece per le imprese dove lo "sblocco" dei licenziamenti è arrivato a novembre, dal 31 ottobre all’8 novembre le aziende che potevano accedere alla Cig in deroga hanno effettuato 583 licenziamenti rispetto agli 862 del 2019 (in termini di aziende 378 contro 501); nello stesso periodo le aziende che hanno accesso alla Cigo del settore moda hanno effettuato 20 licenziamenti (da parte di 13 aziende) rispetto a 42 (16 aziende) di due anni prima.

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