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Pubblicato il 27.05.2016 null LA BUSSOLA - Il mercato del lavoro veneto nel primo trimestre 2016

Nell'ambito del lavoro dipendente nel primo trimestre 2016 si sono ripercossi, in modo rilevante, gli effetti della crescita occupazionale registrata nelle ultime settimane del 2015.

Dopo il 2008 per la prima volta nella seconda metà del 2015 il saldo tendenziale del lavoro dipendente è divenuto significativamente positivo: a dicembre aveva raggiunto un livello assolutamente inedito, pari a 40.000 unità. Gli effetti di trascinamento sono pertanto consistenti: il saldo tendenziale a fine marzo 2016 (variazione rispetto al 31 marzo 2015) risulta positivo, pari a 33.800 posizioni di lavoro.

Considerando un arco di tempo pluriennale si evidenzia che la crescita recente ha consentito il recupero dei livelli occupazionali persi nella seconda fase recessiva (2011-2014: infatti rispetto al 31 marzo 2010 il saldo è positivo per qualche migliaia di unità); rispetto al 2008 il decremento occupazionale risulta ancora importante: mancano infatti 42.000 posizioni di lavoro per tornare al livello di marzo 2008.

Il saldo congiunturale del primo trimestre 2016 risulta positivo (+40.400 unità) e di poco inferiore a quello del primo trimestre 2015 (+45.600 unità); questa dinamica non è stata pregiudicata dall'atteso decremento dei flussi, trainato soprattutto dal rallentamento osservato per le assunzioni a tempo indeterminato.

Il rafforzamento dei livelli occupazionali – pur con ritmi ridimensionati rispetto a quelli dell'anno precedente – si realizza anche in presenza della prevedibile diminuzione dei movimenti nel mercato del lavoro: nel primo trimestre del 2016 le assunzioni sono diminuite rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del 12,7%, le cessazioni del 13,1%. Questo rallentamento fa seguito ad una dinamica particolarmente positiva delle assunzioni in tutto il 2015, trainata dai contratti a tempo indeterminato, beneficiari dell'esonero contributivo previsto dalla Legge di stabilità 2015 ed ulteriormente incentivati anche nel 2016, ma in maniera significativamente meno generosa.

Il bilancio di fine periodo risulta negativo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-1.600 unità) e per l'apprendistato (-700 unità), per il quale si conferma la tendenza già osservata alla progressiva contrazione.

Come è logico attendersi nella prima parte dell'anno, il saldo è invece positivo per i rapporti di lavoro a tempo determinato (+33.700 unità) – saldo peraltro particolarmente positivo se paragonato con lo stesso trimestre degli anni precedenti – e per il lavoro somministrato (+9.000 unità).

Su base annua sono confermate le performance positive del tempo indeterminato che, sulla scia dei buoni risultati del 2015, continua a mostrare importanti segnali di crescita. In leggera contrazione risulta invece la dinamica occupazionale riferita alle atre tipologie contrattuali.

 

 

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