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Pubblicato il 10.03.2020 null LA BUSSOLA - Il mercato del lavoro veneto nel quarto trim. 2019
La dinamica delle posizioni di lavoro, considerate su base annua, si mantiene in fase espansiva: +25.000 alla fine del 2019, mostrando una costante riduzione di intensità rispetto a quella registrata negli ultimi anni. Si tratta di una crescita tendenziale inferiore – anche scontando il prossimo tradizionale assestamento dei dati più freschi  – rispetto a quella registrata alla fine dei più recenti trimestri: gli ultimi due erano assestati attorno alle 30.000 unità, il terzultimo a 35.000, mentre i precedenti superavano le 40.000. Ciò sta a significare, sul piano congiunturale al netto degli effetti di trascinamento, una ormai chiara riduzione del ritmo di crescita. Una crescita comunque ancora sostenuta, difficile da coniugare con il lento passo del pil. I prossimi mesi dovranno confrontarsi con gli effetti, difficilmente al momento valutabili, del contagio da coronavirus. Si può già anticipare che i dati di gennaio segnalano un'ulteriore riduzione del trend, indipendente dagli effetti del contagio.
 
Con riferimento all'insieme dei rapporti di lavoro, il saldo tra assunzioni e cessazioni rilevato nel quarto trimestre del 2019 è negativo e pari a -53.500 unità. Questo risultato non sorprende ed è il riflesso dei fisiologici movimenti stagionali ed amministrativi del mercato del lavoro, ma risulta peggiore di quello registrato nello stesso periodo dell'anno precedente (-48.000 unità). Ciò è il riflesso della riduzione dei movimenti complessivi del mercato del lavoro, soprattutto sul versante dei flussi di entrata nell'occupazione: rispetto al corrispondente trimestre 2018, è pari al -4% mentre sul versante delle uscite solo del -0,4%.
 

 

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