LA BUSSOLA - Il mercato del lavoro veneto nel terzo trimestre 2016
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Nell'ambito del lavoro dipendente anche nel terzo trimestre 2016 si è protratto il processo di graduale assestamento delle dinamiche occupazionali dopo gli eccezionali livelli di crescita registrati nel 2015 grazie alla significativa decontribuzione triennale prevista, per il solo 2015, dalla legge di stabilità 190/2014. Si osserva quindi un rilevante rallentamento/normalizzazione dei flussi mentre rimane comunque positiva la dinamica dei posti di lavoro su base annua per il proseguire degli effetti di trascinamento dall'anno precedente.
Gli esiti occupazionali particolarmente positivi registrati nel 2015 continuano infatti ad avere un benefico effetto di trascinamento mantenendo ancora su valori positivi il saldo tendenziale del lavoro dipendente su base annua: rispetto a settembre 2015 l'incremento dei posti di lavoro risulta pari a 29.700 unità.
Considerando un arco di tempo pluriennale la crescita recente ha consentito il recupero dei livelli occupazionali persi nella seconda fase recessiva (2011-2014); resta invece ancora importante il decremento occupazionale rispetto al 2008. Si può stimare che per tornare ai livelli occupazionali di giugno 2008 (pre-crisi) mancano ancora circa 40.000 posizioni di lavoro.
Sulla scia delle performance positive del 2015, è ancora confermata su base annua la dinamica positiva, pur in netto rallentamento, del tempo indeterminato (saldo a +27.700). Ad essa si accompagna un leggero recupero del tempo determinato (+4.700), in evidente ripresa dopo il drenaggio a favore del tempo indeterminato osservato nel 2015.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nel terzo trimestre del 2016 le assunzioni sono aumentate dell'1,8%, le cessazioni del 3,9%. Il bilancio trimestrale, come è logico attendersi per la seconda parte dell'anno, è negativo e pari a -8.400 unità (-4.400 unità nel terzo trimestre 2015).
La crescita delle assunzioni nel terzo trimestre del 2016 è stata determinata dal rafforzarsi del ricorso al contratto di apprendistato (+23% rispetto al terzo trimestre 2015) e dalla ripresa dei rapporti di lavoro a termine, sia a tempo determinato (+3%) che di lavoro somministrato (+15%).
Al pari dei trimestri precedenti prosegue, invece, il trend di rallentamento osservato per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato: rispetto allo stesso trimestre del 2015 il calo osservato è pari a -26%.
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