Lavoro e pensioni: condizioni e scenari futuri degli over 55
Sono le tre ricette individuate dal Presidente dell'Inps Tito Boeri per far fronte alle difficoltà di quanti devono affrontare la delicata fase di passaggio dal lavoro alla pensione.
Il tema è stato affrontato dal Presidente dell'Inps in occasione del seminario "Tra lavoro e pensionamento: transizioni sotto stress", organizzato da Veneto Lavoro e Inps e svoltosi questa mattina a Venezia presso il Palazzo Grandi Stazioni della Regione del Veneto. L'obiettivo dell'incontro era quello di verificare se e come fosse cambiata la transizione tra attività lavorativa e pensionamento negli ultimi anni, anche alla luce dei recenti mutamenti normativi in materia previdenziale, delle dinamiche demografiche del nostro Paese e dei cambiamenti prodotti sul mercato del lavoro nazionale e regionale dalla lunga crisi economica e occupazionale.
"La coda della crisi ha creato problemi molto seri alle persone con più di 55 anni di età che rimangono senza lavoro - ha dichiarato Boeri in un videomessaggio - Circa un terzo di questi, a un anno dall'esaurimento della Naspi non riescono a trovare un lavoro né accedono alla pensione. In termini assoluti non si tratta di un numero elevato, ma per quelle persone è un problema grave, che va affrontato in modo selettivo, ad esempio potenziando il REI e rendendolo più efficace. Eventuali interventi normativi che aumentino la flessibilità in uscita dal lavoro sarebbero invece possibili solo se in grado di mantenere inalterato il montante delle prestazioni pensionistiche, indipendentemente dall'età in cui si va in pensione. In caso contrario, finiremmo con lo scaricare sui lavoratori un peso fiscale insostenibile".
Secondo i dati Inps su lavoratori e pensionati over 55, presentati da Cinzia Ferrara e Giulio Mattioni del Coordinamento Statistico Attuariale Inps, le pensioni liquidate con decorrenza 2017 sono complessivamente 586 mila, di cui 50 mila in Veneto. Con la riforma Fornero è aumentata la quota di quanti arrivano alla pensione da lavoratori, che ora si aggira attorno al 53%, mentre solo il 10% giunge alla pensione direttamente dopo un periodo di disoccupazione. Cambiando prospettiva e analizzando invece il percorso intrapreso dai disoccupati, poco più del 53%, riesce a trovare un nuovo lavoro al termine della Naspi, mentre il 13% accede direttamente alla pensione.
Gli scenari futuri prefigurano un mercato del lavoro in cui i lavoratori anziani saranno sempre di più e si lavorerà sempre più a lungo: in base ai dati Istat, nel 2060 gli over 65 rappresenteranno il 34% della popolazione italiana e la speranza di vita raggiungerà gli 86 anni per gli uomini e i 90 per le donne. Indispensabili si riveleranno allora politiche in grado di evitare l'espulsione dal mercato del lavoro di questa categoria di persone.
Riguardo al Veneto, i lavoratori over 55 sono circa 340 mila, il 53% della popolazione in quella fascia d'età a fronte del 32% registrato nel 2008, e le previsioni demografiche dicono che nei prossimi ventanni il numero di over 55 crescerà fino a oltre 800 mila dai 650 mila attuali, mentre il numero di giovani under 30 resterà attorno ai 500 mila. In tale contesto, Bruno Anastasia, responsabile dell'Osservatorio mercato del lavoro di Veneto Lavoro, ha illustrato i dati riguardanti i disoccupati over 55 iscritti ai Centri per l'impiego del territorio e le loro reali probabilità di ricollocazione. Ne è emerso che circa il 50% di quanti entrano in disoccupazione riesce a trovare un nuovo lavoro, percentuale che scende al 40% entro un anno a causa di fattori legati all'età, al genere, alla cittadinanza e al contratto di provenienza. Analizzando i 77 mila che al 31 dicembre 2017 risultavano disoccupati, sono circa 20 mila quelli che nell'ultimo anno non hanno mai lavorato né sono stati interessati da una politica attiva o passiva.
Il quadro che se ne ricava è di una situazione difficile, ma non gravissima, per gli over 55 che si trovano senza lavoro e non molto dissimile rispetto a quella di una decina di anni fa, prima delle più recenti riforme pensionistiche. La transizione lavoro-pensione è sempre stata complicata e tribolata, ma le occasioni di ricollocazione non mancano neppure per i lavoratori più anziani.
Conclusioni affidate al Direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone: "la questione di fondo, sia per gli over 55 che per qualsiasi altro disoccupato, resta quella del processo di attivazione. C'è la necessità, da un lato, che il disoccupato acquisisca la consapevolezza di doversi rimettersi in gioco e rendersi disponibile ad aumentare le proprie possibilità di ricollocazione, e dall'altro di avere un sistema di servizi per l'impiego il più semplice, accessibile e incisivo possibile, affinché si possa considerare l'attivazione non un'eccezione ma la regola".
Documentazione:
Intervento di apertura, Tito Boeri - Presidente INPS
Scenari per il futuro tra norme, mutamenti demografici e trasformazioni economiche, Cinzia Ferrara - Coordinamento generale statistico attuariale INPS
Dal lavoro alla pensione: dimensione delle transizioni, caratteristiche, effetti dei mutamenti normativi recenti, Giulio Mattioni - Coordinamento generale statistico attuariale INPS
I disoccupati over 55 secondo i dati dei Centri per l'Impiego del Veneto. Consistenza, dinamiche, occupabilità, Bruno Anastasia - Osservatorio mercato del Lavoro Veneto Lavoro