Misure 17 - L’impatto occupazionale della crisi

Nel corso del 2008 le previsioni sulla crescita dell'economia regionale sono via via peggiorate. Le ultime disponibili, di fine ottobre, pre-consuntivano una dinamica del pil in Veneto pari a -0,1% nel 2008 (-0,2% per l'Italia) e pari a -0,2% nel 2009 (-0,4% per l'Italia). Esse dunque indicano una fase piuttosto lunga di dinamica negativa del pil come esito di una non violenta ma prolungata trasmissione all'economia reale degli impulsi depressivi originati dalla crisi finanziaria mondiale, impulsi che agiscono via restrizione del credito alle imprese; via restrizione dei consumi in alcuni importanti mercati di sbocco e conseguenti difficoltà per le esportazioni regionali; via "effetti ricchezza" – riduzione del valore delle attività mobiliari e immobiliari delle famiglie – che comportano una riduzione dei consumi interni. Se queste previsioni troveranno conferma nei dati effettivi, sarebbe la prima volta che il Veneto conosce un biennio di contrazione del prodotto. Dati puntuali di fonte amministrativa, come la dinamica delle assunzioni osservata analiticamente e confrontata con il 2007, mettono in evidenza una tendenziale forte riduzione delle assunzioni con una caduta ben superiore al 10% nel confronto tra i primi 8 mesi del 2008 e il periodo corrispondente del 2007.