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Briciole di pane

Rapporto 1994

Agenzia per l'impiego del Veneto (a cura di),
IL MERCATO DEL LAVORO NEL VENETO
Tendenze e politiche
Rapporto 1994

Franco Angeli, Milano


Premessa, di Clemente Mastella e Luigi D'Agrò

Presentazione, di Roberto Franco, Natale Pisa e Gianni Perini

Parte prima: struttura e tendenze

Le tendenze generali, di Bruno Anastasia
L'andamento dell'economia veneta. Il mercato del lavoro in Veneto; le dinamiche principali: un confronto tra il Veneto le altre regioni italiane; l'occupazione per settori e per posizione professionale; la presenza femminile nel mercato del lavoro; i flussi nel mercato del lavoro; la disoccupazione. Note conclusive. Nota bibliografica.

Le differenziazioni nei mercati locali del lavoro, di Giancarlo Corò e Fabio Occari
Introduzione. Condizioni locali e dinamiche spaziali della mobilità occupazionale; il quadro generale degli avviamenti e delle cessazioni; il quadro settoriale della mobilità occupazionale; la mobilità occupazionale per qualifiche professionali. Differenze territoriali del fenomeno della disoccupazione; diffusione e tendenze spaziali della disoccupazione nel Veneto; le differenziazioni locali nella disoccupazione giovanile; alcuni cenni sulla disoccupazione femminile.

Imprese e flussi occupazionali a livello settoriale, di Corrado Squarzon
Premessa: la fonte Inps. Uno sguardo generale. Struttura e dinamica settoriale dell'occupazione. Occupazione settoriale per provincia e classe dimensionale. La dinamica delle imprese a livello settoriale. Flussi occupazionali in entrata e in uscita per settore. Considerazioni conclusive.

Il quadro macroeconomico: situazione attuale e previsioni future, di Roberto Rognoni
Premessa. Le tendenze di lungo periodo: 1963-1991. La fase attuale: 1989-1992. Le previsioni: 1993-1996; lo scenario internazionale; la situazione italiana; le previsioni regionali.

Ipotesi previsive per il mercato del lavoro fino al 1998, di Renzo Turatto e Claudia Villarini
Introduzione. La metodologia utilizzata. Le previsioni per il prossimo quinquennio. Conclusioni.

Parte seconda: percorsi e forme del lavoro

La transizione scuola-lavoro, di Enzo Migliorini
Premessa: scenari demografici di riferimento. La dinamica della popolazione scolastica. La selettività del sistema scolastico veneto; i tassi di proseguimento; i tassi di ripetenza; i tassi di abbandono senza titolo; le previsioni ottenibili con il modello Sfinge; i limiti delle analisi a livello provinciale; la dispersione scolastica. Il sistema universitario veneto. Sintesi della dinamica relativa all'offerta di lavoro. Riferimenti bibliografici.

La formazione professionale, di Renato Omacini e Arduino Salatin
Premessa. Caratteristiche strutturali ed evoluzione dell'offerta di formazione professionale nel Veneto; la formazione dell'"area giovani"; le azioni formative di secondo livello e/o sostenute dal Fondo sociale europeo; le azioni formative "a contributo" per adulti; le azioni formative in agricoltura; le attività di formazione "riconosciute" dalla Regione; la formazione professionale nell'area socio-sanitaria; la spesa per la formazione professionale regionale. Formazione professionale, sistema formativo e mercato del lavoro; formazione professionale e domanda di formazione delle imprese; formazione professionale e sistema di istruzione (scolastica e universitaria); formazione professionale e programmi transnazionali europei. La formazione professionale veneta tra conservazione e cambiamento.

L'apprendistato, di Bruno Anastasia
Introduzione. L'utilizzo dell'apprendistato: un confronto interregionale. Alcuni approfondimenti sul caso veneto: consistenze e flussi.

I contratti di formazione e lavoro, di Concetto Patanè e Piero Andrea Breda
Introduzione. La situazione. Gli avviamenti con contratto di formazione e lavoro; caratteristiche generali; analisi dell'andamento nelle province. Le mansioni ed i contratti collettivi di avviamento. Gli esiti dei contratti di formazione e lavoro del 1991.

Il lavoro a tempo parziale, di Corrado Squarzon
Definizione e fonti. Gli avviamenti part time nel 1993. La componente femminile nel part time. Presenza ed estensione del part time nelle province del Veneto. Riferimenti bibliografici.

Il lavoro a tempo determinato e la stagionalità, di Maurizio Gambuzza
Premessa. Il lavoro a tempo determinato: una risposta alla crisi?; un quadro introduttivo; differenziazioni territoriali e settoriali del lavoro a tempo determinato. Il ruolo della stagionalità; il quadro settoriale; i luoghi del lavoro stagionale: le aree turistiche.

I lavoratori in mobilità, di Corrado Squarzon
La situazione al 31 dicembre 1993. Le iscrizioni alla lista di mobilità nel 1993. Caratteristiche socio-professionali dei lavoratori in mobilità. Gli avviamenti al lavoro. I tempi di permanenza in lista di mobilità. Considerazioni conclusive.

Il collocamento obbligatorio. Nuove strategie per un intervento pubblico, di Michele Monaco
La situazione al 30 giugno 1993. Gli invalidi civili ed il collocamento obbligatorio. L'intervento pubblico di sostegno al collocamento dei disabili.

I lavoratori extracomunitari, di Bruno Anastasia
La presenza straniera in Veneto nel 1993; un quadro sulla base dei dati definitivi del censimento 1991; i permessi di soggiorno: la dinamica recente. Il lavoro degli extracomunitari; il quadro generale; note sugli avviamenti; note sulle autorizzazioni; note sugli iscritti al collocamento. Immigrati e lavoro: alcune note conclusive. Riferimenti bibliografici.

Lavoro autonomo e imprenditorialità, di Vladimiro Bucco e Francesco Galletti
La dinamica imprenditoriale secondo i dati del Registro ditte. Aspetti strutturali e territoriali dell'evoluzione dell'imprenditorialità. Il lavoro autonomo secondo gli Albi professionali. Il lavoro autonomo secondo i dati Istat. Considerazioni finali e prospettive

Parte terza: Attori e politicheLa legislazione sul mercato del lavoro, di Claudio Mondin

Premessa. Le modifiche e le conferme in materia di mobilità, cassa integrazione e contratti di solidarietà contenute nella legge 236/93; l'estensione del campo di applicazione della mobilità e l'introduzione di norme particolari per le donne lavoratrici; i contratti di solidarietà nell'articolo 5 della legge 236/93; le modifiche in materia di cassa integrazione guadagni; la maggior tutela dei lavoratori stagionali a tempo determinato nella legge 236/93. Le ulteriori disposizioni contenute nel decreto legge 286/93 e nella legge 293/93. L'accordo di luglio sul costo del lavoro; la gestione delle crisi occupazionali; l'occupazione giovanile e la formazione; la riattivazione del mercato del lavoro. La fase di attuazione dell'accordo del 23 luglio 1993; il decreto legge 462 del 18 novembre 1993; la proroga dei trattamenti di integrazione salariale; i decreti legge del primo trimestre del 1994. Conclusioni.

Un anno di attività dell'Assessorato regionale al lavoro, di Vincenzo Rigoletto
Politiche comunitarie e mercato del lavoro, di Paolo Ceccato
L'intervento strutturale. Altre iniziative. Impatto sul mercato del lavoro.

Le procedure di mobilità nella provincia di Venezia: alcune considerazioni, di Maurizio MarriLe iniziative e l'azione dell'Agenzia per l'impiego del Veneto, di Roberto Franco
Introduzione. Un'azione preliminare. Lo stato dell'occupazione. Le iniziative di politica locale del lavoro: orientamenti generali. I servizi per il reimpiego dei lavoratori in mobilità. Le azioni di rimotivazione al lavoro e di formazione professionale. I lavori socialmente utili. Il sostegno all'inserimento di soggetti svantaggiati. La transizione scuola-lavoro. I problemi aperti. La questione istituzionale.

Utilizzo e prestazioni degli ammortizzatori sociali in Veneto, di Maurizio Rasera
Premessa. La cassa integrazione guadagni. La mobilità interaziendale. I contratti di solidarietà. I prepensionamenti. La disoccupazione ordinaria. Conclusioni.

Gli strumenti per favorire l'occupazione, Tavola rotonda "virtuale" con le Associazioni imprenditoriali e sindacali, a cura di Corrado Squarzon
1. Nonostante qualche situazione critica, il mercato del lavoro veneto soffre in misura relativa di scarsità di posti di lavoro; si registra piuttosto una scarsa fluidità nell'incontro fra domanda e offerta, non da ultimo dovuta a carenze nelle informazioni. Allora, per essere concreti e dato che le condizioni tecniche ed il necessario know-how non mancano, si può immaginare uno sforzo congiunto (ministero del lavoro, regione, parti sociali) per sviluppare un progetto regionale di informatizzazione delle liste di collocamento, al fine di liberalizzare l'accesso alle informazioni? O è meglio attendere che il ministero realizzi autonomamente un suo progetto? 2. La pratica dell'orientamento è uno strumento potente per aiutare il reimpiego dei lavoratori espulsi dai processi produttivi e favorire l'accesso al lavoro da parte delle generazioni più giovani. Non ritenete che vada rivalutato nei fatti il ruolo dell'orientamento? Non sarebbe un mezzo ben più importante e utile se sapesse mettere in relazione le attitudini di ogni soggetto con le reali possibilità occupazionali presenti nel territorio? 3. Tutti sono pronti a sottolineare la valenza strategica della formazione professionale. Ma questo ruolo che le si chiede è ben supportato dall'attuale sistema della formazione? O vanno riviste le modalità dell'offerta formativa? In che direzioni? 4. E' ormai certo e sottolineato da più parti che una quota considerevole di forza lavoro, soprattutto femminile, sarebbe ben disposta ad accettare lavori a part-time. Si registrano peraltro diffuse resistenze dal lato della domanda nel ricorrere al lavoro part-time. E' questa una impressione condivisibile? E che cosa occorrerebbe fare per rimuoverle? 5. E' stato reiterato il d.l. Sui lavori socialmente utili. Si ritiene che questo strumento possa rappresentare un'occasione di reimpiego temporaneo dei lavoratori in mobilità ed in cigs, ma anche un'opportunità per "inventare" nuovi lavori e creare occupazione stabile. Condividete queste prospettive?

Parte quarta: Temi e approfondimenti

Verso una nuova presenza pubblica nel mercato del lavoro. Diffusione di informazioni e servizi all'impiego, di Corrado Squarzon
Premessa. Il nuovo contesto in cui opera il collocamento. Le linee di trasformazione del collocamento. Ruolo pubblico ed erogazione di servizi all'impiego. Un progetto sperimentale con la lista di mobilità; la scelta di Videotel; le caratteristiche del servizio. Il funzionamento del servizio: i flussi di informazioni; i nuovi ingressi; le variazioni da avviamenti; i decaduti. Stato di realizzazione e problemi applicativi. Riferimenti bibliografici.

Le strutture della formazione professionale in Veneto, di Arduino Salatin
I centri di formazione professionale e le altre strutture di formazione professionale del Veneto; dislocazione e tipologia di offerta formativa dei Centri di formazione professionale; il personale dei centri di formazione professionale; le dotazioni tecniche e didattiche dei Centri di formazione professionale; l'organizzazione interna dei Centri di formazione professionale; altri tipi di Centri di formazione professionale; le strutture di formazione d'impresa e di formazione manageriale. Le strutture di formazione professionale tra istituzioni e mercato. Prospettive di evoluzione delle strutture di formazione professionale verso un "sistema formativo di qualità".

I decaduti dalla lista di mobilità, di Corrado Squarzon
Premessa. Scopo e problematiche dell'indagine. Definizione del campione e metodologia di indagine. Qual è l'effettivo stato dei decaduti dalla mobilità? Permanenza in mobilità e azioni intraprese per rioccuparsi. I decaduti rioccupati. Scegliere di non lavorare: chi e perché. I disoccupati veri fra i decaduti. Conclusioni e orientamenti desumibili dall'indagine.

La gestione strategica delle risorse umane negli anni novanta: alcune riflessioni sul caso veneto, di Arnaldo Camuffo
Introduzione. Le risorse umane nel cambiamento. Alcune evidenze empiriche sulle politiche di direzione del personale nelle imprese venete; struttura e livello degli organici; il turnover; la formazione; l'assetto della funzione di direzione del personale; le attività svolte dalla funzione di direzione del personale. Il management strategico delle risorse umane. La catena del valore delle risorse umane. Due approcci all'integrazione tra strategia e politiche di gestione delle risorse umane; l'approccio strumentale: il caso De' Longhi; l'approccio costitutivo: il caso Benetton; una sistemazione teorica. Conclusioni. Riferimenti bibliografici.

Ristrutturazione industriale e mercati locali del lavoro, di Bruno Anastasia, Giancarlo Corò e Fabio Occari
L'allarme "deindustrializzazione". L'industria in Veneto: le tante incertezze di un declino troppo annunciato. Dinamiche del mercato del lavoro nei distretti industriali e nelle aree di intervento dei fondi strutturali Cee; il mercato del lavoro nelle aree di declino industriale: un solco sempre più profondo?; il mercato del lavoro nei distretti industriali: verso un aumento delle "rigidità flessibili"? Riferimenti bibliografici.