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Pubblicato il 10.12.2014 null Misure/56 - Monitoraggio del “decreto Poletti” (dl 34/2014): la dinamica dei contratti a tempo determinato (assunzioni e proroghe)

Il monitoraggio proposto evidenzia il netto incremento del ricorso ai contratti a tempo determinato inter­venuto progressivamente nel corso del primo semestre 2014 e successivamente proseguito  per i comparti dell'industria e dell'ingrosso-logistica.

Più generalizzato e continuo risulta l'incremento delle proroghe: in modo particolare è via via aumen­tato il volume di seconde e terze proroghe attivate anche nel settore privato.

Si può sostenere, con i dati disponibili, che la facilitazione indotta dal "decreto Poletti" è stata colta dalle imprese, ovviamente nei limiti di una congiuntura che nel medesimo periodo ha eviden­ziato prima incertezze e quindi un netto rallentamento/rinvio della ripresa.

L'incremento - rispetto ai corrispondenti valori del 2013 - del ricorso al tempo determinato ascrivi­bile a contratti non motivati da stagionalità o ragioni sostitutive è stimabile in Veneto, per i mesi da aprile a settembre 2014, in circa 10.000 nuovi contratti e altrettante proroghe: se ipotizziamo generosamente che su tale dinamica non hanno influito fattori congiunturali, ciò  rappresenta una prima misura (grezza) dell'impatto attribuibile alle facilitazioni introdotte dal "decreto Poletti". Tale impatto non è comunque automaticamente interpretabile come misura di domanda aggiun­tiva di lavoro perché a tal fine bisognerebbe identificare eventuali spiazzamenti intervenuti nelle assunzioni con altri contratti (apprendistato, tempo indeterminato, somministrazione) e nelle trasforma­zioni (che potrebbero essere state rinviate, grazie alla possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato).

 

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