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Pubblicato il 08.04.2020 null Misure/89 - Emergenza COVID-19. L’impatto sul lavoro dipendente in Veneto (23 febbraio-5 aprile 2020)

Nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 2020 il Governo ha approvato il decreto che ha segnato l'avvio delle misure di contrasto all'emergenza Coronavirus, delimitando le "zone rosse" in Lombardia e Veneto (Vo' Euganeo), dando inizio ad una serie di provvedimenti che, in funzione del dilagare dell'epidemia, hanno via via inciso sempre più profondamente sulla libertà di spostamento dei singoli e sul mantenimento in funzione delle attività produttive e commerciali del Paese. Gli interventi governativi dell'8 e 9 marzo (lockdown in progressiva estensione), 17 marzo (decreto legge n. 18, "CuraItalia", con interventi a salvaguardia dei redditi dei cittadini e delle imprese) e poi del 20, 22 e 25 marzo (con le limitazioni alle attività commerciali e produttive individuate in step successivi) hanno inevitabilmente determinato ripercussioni significative sulle dinamiche dell'occupazione.

Questa seconda nota si propone di aggiornare le evidenze statistiche in merito all'impatto registrato sulla domanda di lavoro espressa in Veneto dai datori di lavoro privati nel periodo che va dall'esordio delle misure restrittive (23 febbraio) alla fine della settimana scorsa (5 aprile).

Dai dati esposti si ricava che l'impatto dell'emergenza nel corso di questi 43 giorni ha determinato, anche al netto della fase congiunturale comunque già da tempo riflessiva, una perdita aggiuntiva netta di posizioni di lavoro dipendente pari almeno a 35.000-40.000 unità, corrispondenti all'incirca all'1,5 - 2% dell'occupazione dipendente. In altre parole la flessione registrata dopo il 23 febbraio ha comportato, per la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro dipendente su base annua, l'annullamento dei positivi effetti di trascinamento che erano l'eredità del 2019 e il passaggio ad un trend negativo, attualmente dimensionabile in un calo di circa 20.000 posizioni di lavoro dipendente (come somma dei tre principali contratti) rispetto al 5 aprile del 2019.